Casa al Colosseo, assolto Scajola. Lui ad Affari: "4 anni di sofferenze"
"Nessuno mi potrà mai ripagare di quattro anni di sofferenze". Con queste parole l'ex ministro Claudio Scajola, interpellato da Affaritaliani.it, commenta l'assoluzione per la questione della casa al Colosseo. "Il processo non sarebbe dovuto nemmeno cominciare, essendo l'ipotesi di reato già prescritta dal 2010, ma apprezzo comunque che il tribunale sia voluto entrare nel merito - nonostante il reato fosse già prescritto - per dichiarare la mia assoluzione".
LA NOTIZIA - L'ex ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola è stato assolto in merito alla vicenda della compravendita della casa al Colosseo.
'Non doversi procedere' per l'imprenditore Diego Anemone, perché il reato è estinto per prescrizione, e assoluzione per l'ex ministro Claudio Scajola perché 'il fatto non costituisce reato': questa la sentenza emessa dal giudice del Tribunale di Roma Eleonora Santolini a carico dei due imputati che rispondevano di concorso in finanziamento illecito per la compravendita dell'immobile di via del Fagutale, a due passi dal Colosseo.
I pm Ilaria Calò e Roberto Felici avevano chiesto tre anni di condanna sia per Scajola che per Anemone e il pagamento di una maxi multa di due milioni di euro. Secondo l'accusa, l'imprenditore avrebbe pagato, attraverso l'architetto Angelo Zampolini, parte (circa 1,1 milioni di euro su 1,7 milioni) della somma versata nel luglio del 2004 da Scajola per acquistare l'immobile e avrebbe poi dato centomila euro per i lavori di ristrutturazione dell'appartamento.
La difesa confutò la ricostruzione dei pubblici ministeri affermando in aula che "le prove documentali e testimoniali emerse durante il processo hanno rivelato la superficialità e l'inesattezza delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza".