Scalfarotto: "Con Renzi scenario diverso, ora subito il congresso"
"Con Renzi candidato non si sarebbe candidato Berlusconi, neanche Monti. Molte persone che normalmente non votano a sinistra avrebbero considerato di farlo, sarebbe stato uno scenario diverso". Questo il commento del vicepresidente del Pd Ivan Scalfarotto, ospite di "24 Mattino" su Radio 24. "No, non abbiamo vinto" ha detto Scalfarotto. "Ci aspettavamo di poter governare mentre al Senato non c'e' maggioranza. Renzi? Certo, si diceva 'se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carriola'. Pero' noi avevamo l'opportunita' di guardare a una politica fatta in un altro modo. L'errore e' stato scandalizzarsi che la politica potesse parlare al di la' degli steccati. Io sono stato l'unico dirigente nazionale del Pd ad appoggiare Renzi, e non e' stato facilissimo - ha aggiunto Scalfarotto -, mi hanno candidato alla posizione 13 in Puglia, non sono stato capolista in casa mia. Bisognava fare un'operazione non di difesa dell'esistente, pensare per esempio che prendere voti all'avversario non e' un problema ma un obiettivo della politica. Siamo stati molto protettivi di cio' di buono che noi siamo, ma non bastava. Bisognava fare un'apertura laterale, di creativita'".
Comunque per Scalfarotto "Bersani non si deve dimettere, non in questo momento ma il Congresso va fatto non a ottobre ma subito, bisogna pensare a mettere al centro un'idea di un partito con occhi e un cuore nuovo, bisogna essere radicali, visionari, creativi". Scalfarotto poi ha commentato l'apertura di Bersani a Grillo: "E' un'apertura eventualmente agli eletti del M5S, non a Grillo, c'e' una bella differenza. Io li ho visti gli eletti, mi sembrano persone normali che incontri per strada. Grillo invece e' un signore che urla 'siete circondati' e io mi sono chiesto a un certo punto se ce l'avesse anche con me. Mi auguro che gli eletti del M5S ora comprendano di essere classe dirigente. Io sono in difficolta' non per gli eletti e i votanti, ma per Grillo che e' una delle cose piu' lontane dalla mia cultura civile".