Il presidente della Regione, Roberto Cota, che secondo Repubblica nel 2011 ha speso l'equivalente di 40 euro per comprare, mentre era in missione a Boston, un paio di boxer in tinta-Lega (accontentandosi però della sfumatura "kiwi", poiché il verde padano non era a scaffale) nello store "Vineyard Vines".

 Nel suo primo interrogatorio, Cota aveva già parlato del viaggio a Boston, spiegando però di aver "frequentato un corso intensivo d'inglese, e ho pagato tutto io: viaggio e permanenza. Pur essendo un'attività necessaria alla mia formazione politica. Nella giornata di sabato sono andato a visitare il Mit, contattando alcune persone che lavorano lì: potrebbe esserci una spesa relativa a un pasto con loro". E infatti, riferisce Repubblica, lo scontrino c'è: 10 euro.

Ma c'è anche quello per l'acquisto delle mutande. Il quotidiano riporta poi di altre spese per le quali il governatore ha chiesto il rimborso, come 2,30 euro al bar dello stabilimento balneare Blue Bay Arcadia di Serra Spotorno, l'acquisto di pacchetti di sigarette, e spazzolino, dentifricio e deodorante comprati all'aeroporto di Fiumicino. Proprio per questo Cota è stato contestato martedì mattina in aula da una donna, che ha innalzato un cartello con la scritta "Occupy Consiglio regionale: i vostri rimborsi sono uno schiaffo alla nostra povertà", gridando poi "Vergogna!", il presidente della Regione Piemonte si è limitato a una risposta su Facebook: "Ho visto che in Consiglio Regionale è andata in onda l'ennesima strumentalizzazione messa in campo dal Pd. Ovviamente questo mi dispiace, ognuno faccia come vuole".

2013-12-04T08:43:32.55+01:002013-12-04T08:43:00+01:00truetrue1546116falsefalse6Politica/politica4131003415462013-12-04T08:43:32.63+01:0015462013-12-04T14:00:46.377+01:000/politica/scandalo-rimborsi-in-piemonte-cota-chiese-per-i-boxer-vergogna041213false2013-12-04T14:00:48.623+01:00310034it-IT102013-12-04T08:43:00"] }
A- A+
Politica
cota
 

Il presidente della Regione, Roberto Cota, che secondo Repubblica nel 2011 ha speso l'equivalente di 40 euro per comprare, mentre era in missione a Boston, un paio di boxer in tinta-Lega (accontentandosi però della sfumatura "kiwi", poiché il verde padano non era a scaffale) nello store "Vineyard Vines".

 Nel suo primo interrogatorio, Cota aveva già parlato del viaggio a Boston, spiegando però di aver "frequentato un corso intensivo d'inglese, e ho pagato tutto io: viaggio e permanenza. Pur essendo un'attività necessaria alla mia formazione politica. Nella giornata di sabato sono andato a visitare il Mit, contattando alcune persone che lavorano lì: potrebbe esserci una spesa relativa a un pasto con loro". E infatti, riferisce Repubblica, lo scontrino c'è: 10 euro.

Ma c'è anche quello per l'acquisto delle mutande. Il quotidiano riporta poi di altre spese per le quali il governatore ha chiesto il rimborso, come 2,30 euro al bar dello stabilimento balneare Blue Bay Arcadia di Serra Spotorno, l'acquisto di pacchetti di sigarette, e spazzolino, dentifricio e deodorante comprati all'aeroporto di Fiumicino. Proprio per questo Cota è stato contestato martedì mattina in aula da una donna, che ha innalzato un cartello con la scritta "Occupy Consiglio regionale: i vostri rimborsi sono uno schiaffo alla nostra povertà", gridando poi "Vergogna!", il presidente della Regione Piemonte si è limitato a una risposta su Facebook: "Ho visto che in Consiglio Regionale è andata in onda l'ennesima strumentalizzazione messa in campo dal Pd. Ovviamente questo mi dispiace, ognuno faccia come vuole".

Tags:
scandalopiemontecota
in evidenza
Dall'invasione in Champions a OnlyFans e... pilota professionista!

Kinsey Wolanski, nuova vita

Dall'invasione in Champions a OnlyFans e... pilota professionista!


in vetrina
JTI, arriva in Italia l'innovativo dispositivo Ploom X

JTI, arriva in Italia l'innovativo dispositivo Ploom X


motori
Ford Pro presenta i nuovi Ranger Wildtrak X e Ranger Tremor

Ford Pro presenta i nuovi Ranger Wildtrak X e Ranger Tremor

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.