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Politica
Scontro nel Pd sulla crisi Electrolux. Serracchiani: "Zanonato si dimetta"

La crisi Electrolux spacca il Pd. Il presidente del Friuli Venezia Giulia, la renziana Debora Serracchiani, chiede le dimissioni del ministro dello Sviluppo economico, il bersaniano Flavio Zanonato: "Nella gestione della crisi Electrolux il ministro Zanonato ha dimostrato di non avere l'equilibrio necessario per ricoprire il suo delicato incarico: dovrebbe dimettersi". A scatenare Serracchiani, membro anche della direzione nazionale del Partito democratico, sono state le affermazioni del ministro secondo cui "i problemi e le difficoltà del gruppo svedese riguardano solo lo stabilimento di Porcia e non quello di Susegana". Tradotto: lo stabilimento a rischio nel nord est sarebbe quello friulano e non quello veneto.

La partica che riguarda il colosso svedese gli elettrodomestici resta complessa. In Italia la società, infatti, ha quattro stabilimenti per i diversi settori produttivi: a Porcia (Pordenone) sono occupati 1.200 operai che producono lavatrici, a Susegana (Treviso), 1.000 occupati per i frigoriferi, a Solaro (Milano), 900 unità per le lavastoviglie e a Forlì, 800 persone che fabbricano forni e piani cottura.

Lo scorso anno la società ha avviato una verifica sulla fabbriche italiane che si concluderà ad aprile, ma la convinzione è che le problematiche più gravi riguardino proprio Porcia. L'azienda intende infatti concentrare i suoi investimenti futuri sui prodotti con maggiori possibilità di crescita e con più ampie prospettive
di profittabilità nelle aree del built-in e dell'home comfort, con la riorganizzazione dei suoi uffici a livello europeo. Il progetto, che dovrà essere concluso entro il 2015, prevede un'organizzazione meno complessa, più veloce ed efficace nel raggiungere e gestire il mercato. In Italia, in particolare, coinvolgerà 200 dipedenti (7.500 gli esuberi a livello globale) distribuiti tra vendita e marketing, information technology, progettazione, industrial design, amministrazione, supply chain e logistica.

"Come presidente di Regione - proseguito Serracchiani - devo esprimere un vivissimo rammarico per la condotta tenuta dal ministro Zanonato, che ha preferito saltare tutti i livelli di mediazione, inclusi quelli istituzionali, credendo di risolvere la crisi buttando a mare lo stabilimento di Porcia. Per noi è inaccettabile il metodo e soprattutto il merito. Ricordo che il 26 novembre in prefettura a Trieste, alla mia presenza, il ministro ha assicurato ai lavoratori di Electrolux che sarebbe andato in visita a Porcia: siccome lo stanno ancora aspettando, ci vada lui ora a dirgli che solo loro devono chiudere".

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