Assolta la segretaria di Bersani. "Mi sono sentita umiliata"
Zoia Veronesi, storica segretaria di Pierluigi Bersani, e Bruno Solaroli, dirigente, sono stati assolti dal Gup questa mattina per il reato di truffa aggravata perché "il fatto non sussiste".
Il pm Giuseppe Di Giorgio aveva chiesto al giudice Letizio Magliaro di condannare entrambi a 4 mesi e 20 giorni di reclusione e a 200 euro di multa, per il reato di truffa aggravata ai danni della Regione Emilia Romagna. La ex dirigente di viale Aldo Moro, è accusata di aver lavorato solo per Bersani a Roma mentre era alle dipendenze ell'ente pubblico, distaccata, e le venivano pagati 140 mila euro di stipendio. Le difese si sono battute per l'assoluzione. «Male non fare, paura non avere » aveva detto Veronesi.
"In questi quattro anni hanno messo ai raggi x la mia vita e quella dei miei parenti, al punto che mi sono sentita umiliata e non riesco a essere contenta. Una ferita difficile da rimarginare, non ho mai dubitato che sarebbe finita così" sono le prime parole di Zoia Veronesi all'uscita del tribunale.