Riforme Renzi, Corsini ad Affaritaliani: “Renzi non ha più la maggioranza” - Affaritaliani.it

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Riforme Renzi, Corsini ad Affaritaliani: “Renzi non ha più la maggioranza”

Paolo Corsini, senatore della minoranza del Pd, intervistato da Affaritaliani.it, pone un aut aut al premier sulla riforma di Palazzo Madama: “Renzi apra agli emendamenti sulla questione dell’elettività dei senatori altrimenti il governo rischia di cadere”.

E' possibile emendare l'articolo 2 del ddl sulle riforme, di rivedere insomma la questione della elettività dei senatori?
"Non sono un costituzionalista, ma gliene potrei citare  numerosi tra cui Enzo Cheli, i quali sostengono che la norma sia emendabile. A questo proposito c’è un precedente del 1993 in cui addirittura fu reso emendabile un testo che riguardava l'articolo 68 della Costituzione nonostante fosse stato approvato in duplice lettura addirittura lo stesso testo".

Renzi però ha chiuso alla possibilità di emendare l'articolo 2...
"Non sono nella sua testa, ma la cosa che mi stupisce è che lui pone una sorta di fiducia sul governo quando invece la legge costituzionale è una norma di iniziativa parlamentare. Il premier dovrebbe tenere fuori il governo da questa mischia. In sostanza qualora l'articolo 2 fosse bocciato o emendato non vedrei un dramma nel senso che essendo una legge di iniziativa parlamentare il governo dovrebbe essere al riparo da eventuali modifiche. La faccio un esempio…”

Faccia pure…
“Durante l’Assemblea costituente, quando nell'ambito della riunione dei 75 ci fu un esponente del governo che aprì la porta e mise dentro il naso, venne cacciato in malo modo da Calamandrei. Il governo Renzi  ha invece introdotto un vulnusperché già in Commissione Affari costituzionali,  impegnando la relatrice a portare in aula il testo del governo,  ha posto una sorta di fiducia sulla riforma"

Ma il premier ha paura che con l’emendabilità dell’articolo due tempi della riforma si allungherebbero a dismisura..
"Anzi, Renzi avrebbe di fronte un'autostrada a sei corsie visto che sul testo ci sarebbe una maggioranza amplissima".

Facciamo un po' di conti...
"Sul testo emendato sarebbero d'accordo in 166 e sarebbero contrari 154 col governo in minoranza.  Ma se Renzi  accettasse una mediazione avrebbe un testo che passerebbe identico alla Camera".

Nello specifico dovrebbe passare l'elezione diretta dei senatori?
"L'elezione diretta vuol dire due cose: non è vero che determina il ritorno al bicameralismo, in Spagna la stragrande maggioranza dei senatori viene eletta e non c'è nessun bicameralismo. In secondo luogo chiediamo che siano i cittadini a scegliere quali sono i consiglieri regionali che vanno in Senato e non siano invece i segretari regionali e nazionali dei partiti".

Se Renzi non dovesse mediare il governo avrebbe la maggioranza?
"Allo stato attuale no. Anche qui Renzi continua a dire una balla inaccettabile: la minoranza del Pd, di cui mi onoro di fare parte, non ha mai sottoscritto emendamenti presentati da Forza Italia o da altri partiti di opposizione. Noi abbiamo presentato i nostri emendamenti, se poi altri li votano sono problemi loro. Stando ai numeri attuali, cioè procedendo da un riscontro di quanti hanno firmato gli emendamenti, il governo rischia di andare sotto. Ma vorrei aggiungere una cosa...".

Quale?
"Renzi continua a dire che noi 28, in realtà siamo in 30, ci dimetteremo: una cosa inaccettabile. Anziché cercare voti sostitutivi come quelli dei verdiniani, dovrebbe trovare un accordo nel suo partito. Sono convinto che una mediazione sia possibile oltre che auspicabile”.

Daniele Riosa (@DanieleRiosa)