Incubo Renzi: sorpasso del M5S. Leggi gli ultimi sentiment sul voto
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Ultima settimana di campagna elettorale. Domenica 25 maggio si vota per le Europee. I sondaggi sono vietati, come tutti sanno, vengono fatti ma non si possono divulgare. Però nessuno vieta di raccontare il sentiment che si respira nel quartier generale dei partiti. A Palazzo Chigi Matteo Renzi non è tranquillo. Il premier ha paura e teme che dalle urne possano uscire brutte sorprese. Ufficialmente ostenta serenità ma dietro le quinte e con i suoi collaboratori manifesta tutta l'ansia per un possibile sorpasso da parte del Movimento 5 Stelle che solo fino a poche settimane fa era impensabile. Il timore del segretario democratico è che Beppe Grillo prenda una valanga di voti soprattutto al Centro-Sud e che il suo Pd non riesca ad avere quel risultato così brillante che si aspettava all'inizio dell'anno. Il timore è anche per le conseguenze politiche che ci sarebbero con il M5S primo partito. Richiesta di dimissioni di Napolitano, spinta per nuove elezioni politiche dopo l'estate e fibrillazioni nella maggioranza. Senza contare poi il pericolo che le riforme (legge elettorale e Senato federale) naufraghino clamorosamente.
Vediamo che cosa accade negli altri partiti. Ad Arcore Berlusconi è molto cupo. Sente che questa volta, a differenza delle Politiche 2013, la campagna elettorale fatta di interviste tv e radio non sta producendo gli effetti sperati. Il timore dell'ex Cavaliere è che Forza Italia rimanga nettamente sotto quota 20%, ben lontana dal target che lo stesso ex premier aveva fissato mesi fa. Non solo. Berlusconi ha paura che una posizione ambigua nei confronti del governo Renzi e delle tematiche europee (come il ritorno alla lira) possano far perdere voti a Forza Italia a vantaggio sia della Lega Nord (non a caso Salvini è entusiasta in giro con il suo camper) sia di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale. E gli elettori più moderati potrebbero optare per Ncd-Udc visti anche i toni battaglieri di esponenti come la Santanchè e Brunetta. Insomma, l'ex Cav teme di perdere voti nei confronti degli altri partiti del Centrodestra, come conseguenza di una posizione non precisa e ondivaga.
Tutto può accadere e molto dipenderà anche dall'affluenza alle urne. Ma lunedì 26 maggio potremmo svegliarci con un vero e proprio terremoto politico...