Shalabayeva/ Bonino: ancora punti oscuri da chiarire
Sulla vicenda dell'espulsione dall'Italia di Alma Shalabayeva e della piccola Alua, rispettivamente moglie e figlia del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, "ci sono ancora punti oscuri che altre istituzioni dovrebbero chiarire": lo ha detto a Bruxelles il ministro degli Esteri, Emma Bonino.
La titolare della Farnesina ha voluto ribadire di essere innanzitutto impegnata per la "difesa della protezione della signora" Shalabayeva. Su questo punto Bonino ha anche fatto un accenno polemico spiegando che inizialmente in Italia nessuno sembrava interessarsi della sorte della donna mentre lei ha se ne e' occupata "in solitario e con grande attivita' dal primo giugno, di fronte a istituzioni del Paese che continuavano a ripetere che tutto era regolare".
Quanto ai partner europei, secondo il ministro dehli Esteri sono stati "ampiamente informati" e quindi oggi a Bruxelles il tema non verra' affrontato: "avevamo avvertito la presidenza dell'Unione europea, l'unica che mantiene un ufficio ad Almaty mentre tutte le ambasciate sono ad Astana, e mi ha garantito tutto l'auto a tutela e monitoraggio della situazione della signora", ma anche "la Commissione europea" e la Commissione per i diritti umani dell'Onu ("a Ginevra e' stato mandato il 10 luglio il rapporto del capo della Polizia").
Inoltre, Bonino ha sollevato la questione "nella riunione a Majorca con tutta una serie di ministri: la questione della difesa della protezione della signora e' stata la mia preoccupazione dal primo giugno e si e' manifestata in diversi incontri con gli avvocati, nell'essere andati a visitare la signora due volte raccogliendo la sua firma per il ricorso".
E' "indubbio" secondo il ministro degli Esteri, Emma Bonino, che "dopo gli avvenimenti" riguardanti l'espulsione di Alma Shalabayeva, moglie del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, l'ambasciatore in Italia "in vacanza" Andrian Yelemessov "non sara' piu' neanche una persona molto utile per i kazachi, perche' non lo riceverebbe piu' nessuno". Al suo arrivo a Bruxelles per il Consiglio Affari esteri, la titolare della Farnesina ha pero' sottolineato di non voler pregiudicare i rapporti con il Kazakhstan: "La mia prima preoccupazione e' quella di non indebolire, per una reazione o controreazione, la nostra presenza ad Astana".