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Politica
Speranza, affresco di un ex funzionario di partito diventato ministro per caso

Il ministro Roberto Speranza rassegni le dimissioni immediatamente. Ha trasformato il dramma del Covid con un Paese al collasso e migliaia di morti in una barzelletta. C’è da vergognarsi a raccontarlo.

Non è accettabile aver gestito la pandemia con tanta superficialità e pressapochismo. Lo faccia per quel poco di dignità politica che si può ancora chiedere a chi governa questo Paese.

Tre commissari in Calabria dimissionari in 10 giorni. Prima l’ex generale dei carabinieri Saverio Cotticelli, davanti alle telecamere di Rai3, sostiene che il piano antiCovid regionale non è di sua competenza, scopre in diretta che è sua responsabilità redigerlo, viene dimesso e va a La7 da Massimo Giletti a dire che sta indagando su sé stesso perché non era in sé. Il ministro Speranza lo sostituisce con il “compagno” Giuseppe Zuccatelli, prima organico al Pd e poi candidato alla Camera con Liberi e Uguali in un collegio dell’Emilia Romagna, uomo vicino all’amico Pierluigi Bersani che è dello stesso partito di Speranza. Zuccatelli è un gigante dell’eloquio che fa queste analisi: “Le mascherine non servono a un ca...o” e ”per beccarti il virus, se io sono positivo, devi stare con me e baciarmi per 15 minuti con la lingua in bocca. Altrimenti non te lo becchi il virus”.

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Dimesso anche lui, Speranza nomina il rettore della Sapienza Eugenio Gaudio che dopo pochi minuti si dimette per motivi familiari e rilascia un’intervista a La Repubblica. La mancata accettazione dell’incarico è dovuta al fatto che “la moglie non vuole vivere a Catanzaro”. Alla faccia della sensibilità! Ma non era possibile saperlo prima della nomina, con una telefonata, anziché scoprirlo su un giornale? A latere esce anche che Gaudio è indagato in un’inchiesta sui concorsi all’Università di Catania.

Speranza è il pasticcio di un funzionario di partito trovatosi per caso al vertice di un ministero, per nostra sfortuna diventato dirimente. Nel 2005 ai vertici della Sinistra giovanile (Ds), consigliere comunale a Potenza, nel 2007 è presidente nazionale di SG, poi nella costituente nazionale del Partito Democratico e nel 2009 assessore a Potenza e segretario regionale del Pd lucano.

Nell’ottobre scorso il ministro della Salute per contenere il contagio è andato anche al programma tv Che Tempo che fa per sollecitare gli italiani a segnalare i loro vicini di casa in caso invitino amici, informando le forze dell'Ordine. Una specie di Stato di polizia formato condominio.

A settembre si è scoperto che mentre il Paese era in ginocchio per la catastrofe e Speranza organizzava un piano antipandemia degno di Waterloo, il ministro aveva addirittura trovato il tempo per scrivere un libro. Titolo? “Perché guariremo”. Subito ritirato ma su google books appariva l’affermazione raggelante: “Ho deciso di scrivere nelle ore più drammatiche della tempesta, perché non possiamo più permetterci di essere colti disarmati di fronte alla violenza di una eventuale nuova pandemia”. Appunto!

A giugno Speranza decide, non si sa su che base, che “il vaccino era l’unica soluzione definitiva al Covid 19”, così firma a scatola chiusa un accordo con Astrazeneca per 400 milioni di dosi di vaccino. Nessuno gli ha chiesto conto sul perché. Siamo ancora qui in attesa di capirlo.

Ma ve lo ricordate ad inizio pandemia?

Il 21 gennaio 2020 il Ministero della Salute, con un comunicato, sosteneva che la probabilità di arrivo del Coronavirus in Italia era “moderata”. Non emanava immediatamente col governo, come suggerito da veri virologi, un decreto legge che imponesse, a chi arrivava dalla Cina, la quarantena obbligatoria.

Lo stesso Roberto Burioni, che è un immunologo e di certo non un nemico del Governo, bacchettò l’istituto Superiore di Sanità perché il 22 febbraio era chiuso per weekend, mentre il Coronavirus esplodeva in Italia. Burioni: “Non si affronta così un’epidemia”. Appunto.

Ad oggi la gestione Speranza è addirittura peggiorata, coprendosi di ridicolo. Questo ministro ha perso ogni credibilità.

Affrontare così una pandemia è da irresponsabili e a pagare saranno gli italiani con altre vite umane.

Dimissioni! Immediate!

 

 

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