Telecom, quasi fatta per Flavio Cattaneo. E Berlusconi torna con Renzi - Affaritaliani.it

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Telecom, quasi fatta per Flavio Cattaneo. E Berlusconi torna con Renzi


Il Patto del Nazareno risorge attraverso Telecom Italia. Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, infatti al 90% il nuovo amministratore delegato del colosso delle telecomunicazioni sarà Flavio Cattaneo, proprio l'ex direttore generale della Rai nominato da Silvio Berlusconi nel 2003 ai vertici della televisione di Stato. L'uscita di Marco Pautano viene legata soprattutto all'arrivo di Vivendi come nuovo socio di riferimento, anche se, per il momento, i francesi hanno confermato la piena fiducia al cda in carica. Fiducia anche al presidente Giuseppe Recchi che dopo l'uscita di Patuano assumerà ad interim tutte le deleghe operative fino alla nomina del nuovo a.d.

La chiave di lettura di quanto sta accadendo in Telecom è tutta politica. L'arrivo al vertice di Cattaneo - manager berlusconiano vicinissimo a Ignazio La Russa, ex presidente della Fiera di Milano, compagno di Sabrina Ferilli (notoriamente di sinistra), nato a Rho (Milano) il 27 giugno 1963 - porterà nei prossimi mesi all'accelerazione dell'intesa con Mediaset. Non solo. Negli ultimi giorni si sono intensificati i contatti tra la famiglia Berlusconi e la famiglia Bolloré, azionista di riferimento di Vivendi e principale azionista di Telecom. L’ultimo incontro, secondo alcune indiscrezioni, è stato a Parigi qualche giorno fa proprio tra Bollorè e Pier Silvio. I quotidiani francesi per primi hanno svelato che Vivendi sta trattando con Berlusconi per aggregare Canal Plus a Mediaset Premium nella pay tv.

L’operazione mira a creare un nuovo concorrente a livello mondiale del magnate delle televisioni Rupert Murdoch, che vedrebbe ridotte le sue quote di mercato. L’obiettivo è creare una realtà integrata, tra Vivendi, Mediaset, Telecom e la spagnola Telefonica per diventare la media company numero uno nel Sud Europa. “Il matrimonio si farà, si farà” - scommettono i parlamentari di area Mediaset. Il risvolto politco è evidente. L'ex Cavaliere è in rotta totale con la destra di Salvini e della Meloni e quindi sta cercando di riavvicinarsi ad Alfano, con il quale sta lavorando alla nascita del Partito Popolare Italiano, per poi tornare progressivamente verso Matteo Renzi.

Lasciata la strada della destra egemonizzata ormai dalla Lega, e il caso Bertolaso a Roma è la cartina di tornasole di una frattura insanabile, Berlusconi si sta muovendo attraverso le sue televisioni per riavvicinarsi al premier. Politicamente con un ritorno di fiamma con Alfano, quindi con l'esecutivo, e dal punto di vista finanziario con l'operazione Telecom-Mediaset. Il dossier non convinceva Patuano ma l'accelerazione degli avvenimenti politici delle ultime settimane ha portato al cambio al vertice di TI, che, sotto la guida del berlusconiano Catteneo, potrà implementare il progetto di aggregazione con il Biscione. Ovviamente con un ruolo decisivo dei francesi di Vivendi.