Torino/ Gli antagonisti attaccano la Lega
Cariche e tensioni a Torino tra antagonisti e forze dell’ordine in occasione del raduno nazionale della Lega Nord contro iclandestini. Mentre i militanti del Carroccio marciavano in via Roma nel centro della città blindato dalla polizia, centinaia di antagonisti hanno provato a forzare i cordoni di polizia in due punti: via San Tommaso e via Arcivescovado. Due vie utili per raggiungere piazza san Carlo, luogo del comizio di Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Umberto Bossi.
Quando i manifestanti hanno provato a premere contro gli scudi dei poliziotti, sono stati respinti. A quel punto è stato il caos. Lanci di uova, patate, bottiglie da un lato. Cariche con scudi e manganelli in risposta. Sono stati lanciati dalla polizia dei lacrimogeni nel secondo punto di scontro, in via Arcivescovado. Le prime tensioni sono avvenute in via San Tommaso. In piazza Cnl invece una ventina di cittadini ha iniziato a insultare i leghisti che mostravano striscioni vicino ai banchetti. Dalle parole si è passati alle mani e sono dovute intervenire le forze dell’ordine. Il bilancio della giornata indica più dideci feriti, non gravi: tra le forze dell'ordine un carabiniere che ha riportato contusioni a un ginocchio e un dirigente della questura colpito da un oggetto alla spalla. Tra i manifestanti i feriti lievi sono una decina , tutti appartenenti all'area autonoma.
"La macroregione del Nord dice no ai clandestini. Lo sappia il governo". Lo ha detto il governatore della Lombardia e segretario federale della Lega Nord Roberto Maroni, oggi a Torino, dal palco della manifestazione nazionale organizzata dal Carroccio contro l'immigrazione clandestina. "Chiameranno noi governatori per chiederci di ospitare questi profughi - ha aggiunto - ma non sono profughi. Fino a quando le commissioni non avranno stabilito che sono profughi sono clandestini. E io i clandestini non li faccio entrare. La macroregione del Nord dice no ai clandestini".