Toscana/ Il governatore Rossi si fotografa con i rom. Ecco i miei vicini di casa". Polemiche
"Vi presento i miei vicini. Siamo sul marciapiede davanti alle nostre case». Segue elenco di nomi e foto di gruppo. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ieri si è fatto immortalare con una famiglia rom e ha pubblicato l’immagine su Facebook. In poche ore il post ha ricevuto migliaia di commenti (ora sono oltre 3.500), molti di questi negativi. "Caro presidente - scrive Riccardo Tellini raccogliendo 1.400 ‘mi piace’ - loro non pagano il suo stipendio né quello della giunta. E soprattutto non pagano la nostra sanità e i nostri servizi di welfare pur essendone i principali fruitori. Vada a farsi fotografare con quelli a cui gli zingari hanno svaligiato la casa o quelli a cui non è stata concessa una casa popolare o un posto per il figlio all’asilo perché scippato da una famiglia rom. Non abbiamo debiti nei loro confronti, loro sì nei nostri".
Qualche ora dopo, il governatore toscano ha scritto un nuovo post per chiedere a Facebook di aderire al “No Hate Speech Movement”, una campagna di sensibilizzazione contro l’intolleranza online. "L’uso dei social media non può essere limitato in alcun modo ma quando il discorso pubblico diventa sfogo violento e irrazionale occorre alzare il livello della discussione". Dura la replica del segretario della Lega Nord Matteo Salvini: "Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei! Se gli avanza tempo anche per incontrare alluvionati, imprenditori e disoccupati, magari ci farebbe piacere".
Critiche arrivano anche da Forza Italia Toscana, per bocca del suo leader, il deputato Massimo Parisi, braccio destro di Denis Verdini (il patto del Nazareno, evidentemente, si ferma a Roma): "Non un pensiero dedicato ai toscani, ma una foto che ritrae il presidente Rossi assieme a un gruppo di rom suoi ‘vicini di casa’, il tutto nel giorno della Festa della Toscana (domenica scorsa, ndr): una scelta che rimarca quali siano per Rossi le priorità e che ricorda, se mai ce ne fosse bisogno, la sua appartenenza a quella sinistra buonista che, aprendo le porte ad un’immigrazione incontrollata e tollerando situazioni di grave illegalità ha portato al degrado in cui versano moltissime realtà, anche in Toscana".