Trasformisti solo quando abbandonano il centrosinistra
Squallidi e prezzolati trasformisti, solo quando abbandonano il centrosinistra.
De Gregorio, il corpulento ex senatore Pdl, stasera è il protagonista di punta dell' ennesimo "Servizietto", pubblico, of course, che Michele Sant'oro intende fare al Cavaliere, odiato, sempre. Anzi, quasi sempre, perchè, per un breve periodo, Silvio fu il munifico editore di " Michele chi ?".
Oggi coccolato dai progressisti, e dai giornaloni- che pubblicano le sue serenate, cantate alle toghe per spedire in cella il capo del Pdl-l' allora senatore napoletano fu massacrato, quando lasciò IDV di Tonino Di Pietro per avvicinarsi al centro-destra.
I "saltatori della quaglia" sono considerati dei mascalzoni, quando "tradiscono" il centrosinistra. Integerrimi, da ossequiare, quando si alleano con la sinistra.
E D'Alema, oltre agli odiati ex ministri di Berlusconi, Dini e Mastella, imbarcò nel suo governo persino un fascistone, Misserville, come sottosegretario di Stato.
Lo stesso furbo Max cenò con Bossi e Buttiglione, per convincerli a far cadere il primo esecutivo dell'Uomo di Arcore. E il capo della Lega Nord, da incolto buzzurro di Gemonio al soldo del Cav.venne riabilitato dal primo premier post- comunista come il pensoso leader della "Lega Nord, meritoria costola della sinistra".
E Massimo indusse i compagni a digerire l'ex "rospo", Lamberto Dini, e a ossequiare il Principe dei ribaltoni, lo statista di Ceppaloni, Mastella, che era stato, violentemente, attaccato dai progressisti, quando si accomodò sulla poltrona di ministro del Lavoro del primo esecutivo berlusconiano.
Pietro Mancini