Ue, "Fallimento totale. Tornare alla sovranità monetaria". Intervista - Affaritaliani.it

Politica

Ue, "Fallimento totale. Tornare alla sovranità monetaria". Intervista

Di Alberto Maggi

Parla Antonio Maria Rinaldi, economista ed europarlamentare della Lega

"Siamo abituati a sentir parlare di stress test della Bce per le banche, le famose pagelline. Bene, al primo stress test che gli eventi hanno fatto nei confronti delle istituzioni europee l'esito è stato disastroso. Un fallimento totale". Antonio Maria Rinaldi, economista ed europarlamentare della Lega, intervistato da Affaritaliani.it, commenta lo stallo all'Eurogruppo sugli aiuti per la crisi causata dal coronavirus e, in particolare, l'opposizione di Germania, Olanda e Austria all'introduzione dei cosiddetti eurobond.

"Faccio una domanda provocatoria: anni fa qualche politico osannato diceva fate presto per il problema dello spread, oggi che la gente muore e che c'è una situazione straordinaria, nessuno dice fate presto? L'Unione europea addirittura potrebbe riparlarne dopo Pasqua. Ma questi in che mondo vivono? O stanno sulla Luna o c'è un disegno per far morire definitivamente Paesi come l'Italia".

Domanda secca: l'Italia dovrebbe seguire l'esempio del Regno Unito e uscire dall'Ue? "Se avessi la bacchetta magica - risponde Rinaldi - ritornerei a qualcosa di più vicino alla Comunità Economica Europea concepita con il Trattato di Roma. Accordi di buon vicinato e di collaborazione, ma ogni Stato dovrebbe avere la propria sovranità, anche monetaria, con i Parlamenti nazionali al centro e che lavorano nell'interesse del Paese. Alla prima prova dei fatti l'Unione europea è stata assolutamente latitante, esiste solo per aiutare le multinazionali e le banche in difficoltà? Dovrebbe mettere al centro della propria azione le imprese e i cittadini, ma così non è. Propongo una soluzione: diciamo che finora abbiamo scherzato, rivediamo lo schema e torniamo alla Cee".

"Ai tempi della Comunità Economica Europea - ricorda l'eurodeputato leghista - ogni Paese aveva la propria moneta, la propria politica economica e i Parlamenti nazionali erano davvero sovrani perché eletti a suffragio universale. Ora invece sono quasi senza potere solo perché c'è l'Unione europea, che però latita completamente quando invece dovrebbe garantire supporto. L'Olanda sbraita e approva in Parlamento una mozione contro gli eurobond e a favore del Mes con condizionalità quando da anni si avvantaggia di una fiscalità particolare facendo dumping contro gli altri Paesi europei. Assurdo. Per non parlare della Germania che da quasi dieci anni sfora il surplus commerciale delle partite correnti, violando le regole, senza che nessuno osi dir nulla a Berlino. Le regole valgono per tutti o solo per Italia, Spagna, Portogallo e Grecia?".

C'è un disegno europeo per danneggiare l'Italia? "Se non c'è un disegno fatto a tavolino diciamo che sono molto fortunati. Da anni l'Italia è diventata un outlet a cielo aperto in cui dall'estero vengono a far spesa a buon mercato e la politica non dice nulla. Provate a comprare solo un chiosco di giornali all'estero e vedete che cosa accade. In questo situazione continueranno a portare via le eccellenze italiane per un piatto di crauti depauperando il know how italiano nel mondo. Comprano i nostri marchi, trasferiscono la produzione all'estero così noi perdiamo posti di lavoro, fiscalità e ci sputtaniamo perché la progettazione delle merci non è fatta davvero in Italia. Producono all'estero porcate con il nome italiano, questo è il risultato di questa Unione europea", conclude Rinaldi.