Toni Iwobi: io, africano nato in Nigeria, voto Lega Nord. Ecco perché
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Toni Iwobi è nato il 26 aprile 1955 a Gusau, in Nigeria. Quinto di 11 fratelli, ha svolto i suoi studi nel suo paese e si è laureato in Scienze dell’Informazione negli Stati Uniti. È arrivato in Italia nel 1977, a Spirano (Bergamo), dove è assessore uscente della giunta monocolore leghista ed è ricandidato al Consiglio comunale alle elezioni del 25 maggio, sempre con il Carroccio. Ha sposato una bergamasca e ha avuto due figli. Ora è nonno di due nipotini.
L'INTERVISTA AD AFFARITALIANI.IT
Lei, di colore nato in Nigeria, perché vota e addirittura si candida con la Lega Nord?
"Io sono iscritto alla Lega da più di 20 anni, dal 1993. E' l'unico partito che ha presentato un progetto che condivido in pieno da allora a oggi: è l'unica forza politica che può salvare l'Italia attraverso il federalismo. Col tempo poi il progetto si è evoluto, certo, anche perché in questo Paese negli altri partiti non cè più la volontà di salvarci. In definitiva, sono della Lega perché è l'unico partito che ha a cuore il bene dell'Italia".
Quando Salvini dice: fermiamo l'invasione dei clandestini, che cosa ne pensa?
"Sono d'accordissimo. La clandestinità è un reato in tutto il mondo. L'unico paese dove non è reato è l'Italia. L'immigrazione va regolata per il bene degli immigrati stessi oltre che per il bene della nazione ospitante. Non vedo perché qualcuno debba entrare in casa mia dalla finestra quando c'è la porta".
Lei, uomo di colore, non si sente in imbarazzo a far parte della Lega?
"Assolutamente no. Se questo paese è democratico non vedo perché non debba esserci libertà di appartenenza politica. A meno che l'Italia non sia democratica...".
Insomma, lei è un leghista doc...
"Dobbiamo smetterla di prenderci in giro con un'ideologia politica sbagliata. Ognuno deve fare la sua parte per la libertà della nazione. Altrimenti non vedo altra soluzione che dividerci tra Nord e Sud, a discapito però della gente perché anche al Sud ci sono tantissime persone che la pensano come noi della Lega".
Condivide la battaglia per uscire dall'euro?
"Ovvio. Più che ovvio. L'euro è una truffa e un modo per castigare le nazioni come l'Italia. L'euro è stato creato dai baroni della finanza europea non per il bene dei cittadini. Una truffa".
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