Walter Veltroni e Romano Prodi aprono ai Cinque Stelle
I due fondatori del Pd aprono a Di Maio
Le nuove dinamiche in corso nel Pd con l’elezione di Nicola Zingaretti aprono spazi politici inaspettati fino a poco tempo fa.
Ed ecco che un’ipotesi futura di una alleanza giallo - rossa al posto di quella giallo - verde incomincia a salire in considerazione.
Walter Veltroni ha dichiarato:
“Tra poco saranno i 5 Stelle, e non il Pd, a dover decidere da che parte stare. È ora di ricostruire in questo Paese un sano bipolarismo tra centrosinistra e destra» e Romano Prodi ha rilanciato: «I dem stanno finendo di essere solo il partito dei ricchi». Parole pesanti quelle dei due fondatori dell’Ulivo e del Pd che hanno fatto arrabbiare i renziani che della trasformazione del Pd in partito delle “ostriche e champagne” sono stati i principali responsabili con provvedimenti contro chi lavora, come il jobs act.
Se a questo si aggiunge che Pierluigi Bersani non perde occasione per ricordare che i Cinque Stelle sono il “nuovo centro” ed un interlocutore per il Pd e il gioco è fatto.
In effetti, in passato, il principale problema di dialogo tra Pd e Cinque Stelle è stato proprio l’ostinazione del senatore fiorentino a non avere niente a che fare con i pentastellati. Un odio atavico e misterioso che lo ha portato a pronunciare evidenti aporie contro il populismo di cui forse neppure si è reso mai conto.
Strali contro l’ideologia stessa dei Cinque Stelle che poco si addicono ad un rottamatore rottamato come Matteo Renzi.
Ma l’ex premier è il passato ed ora si pensa al futuro con un centro - destra ricompattatosi e vincente alle ultime amministrative e i Cinque Stelle che stanno aprendo sul territorio alle alleanze.
D’altro lato Di Maio potrebbe essere forse interessato al nuovo corso zingarettiano anche in chiave di bilanciamento di Matteo Salvini che attualmente gioca su due tavoli, quello nazionale con i pentastellati e quello locale con Silvio Berlusconi e Gorgia Meloni.
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