Politica

"Zaia? Serve un ricambio. No a misure ad personam". FdI liquida la Lega

Di Alberto Maggi

Intervista a Raffaele Speranzon, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, nato a Venezia e quindi profondo conoscitore della regione

"Zaia sta già facendo il terzo mandato e nel 2025 sarebbe il quarto. Il tema posto dalla Lega non era nel programma elettorale e non è una priorità"

 

"Il candidato alla presidenza del Veneto verrà scelto tenendo conto soprattutto dei risultati delle prossime elezioni europee. Ma il punto non è solo il Veneto, c'è una logica nazionale da tenere in considerazione. Va fatto un ragionamento complessivo". Così ad Affaritaliani.it Raffaele Speranzon, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, nato a Venezia e quindi profondo conoscitore della regione. "Se guardiamo oggi al Nord Italia Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Liguria e Piemonte Fratelli d'Italia non ha nemmeno un presidente. E' del tutto evidente che serva un riequilibrio che potrebbe passare proprio per il Veneto, regione dove abbiamo ottenuto alle elezioni politiche la percentuale più alta in tutta Italia, il 32,5% dei voti. E' vero che la Lega è radicata sul territorio e che ha tanti sindaci e amministratori, ma alle Politiche ha preso meno della metà dei voti di Fratelli d'Italia. Noi abbiamo sempre ragionato in una logica di coalizione portando acqua al mulino del Centrodestra quando c'erano candidati di Lega o Forza Italia e quando eravamo minoritari. In un’ottica di bipolarismo la logica è quella di costruire un’alternativa alla sinistra, l'abbiamo fatto responsabilmente per anni e auspichiamo lo stesso approccio da parte dei nostri alleati. Altrimenti se qualcuno, a differenza nostra, ha un atteggiamento egemonico è condannato alla sconfitta correndo solo col proprio simbolo”.

Quanto al terzo mandato proposto dalla Lega per i Governatori, sul quale Forza Italia ha già detto di essere contraria, Speranzon afferma: "Come prima cosa non era nel programma elettorale del Centrodestra e parlo come coalizione e non solo come Fratelli d'Italia. In secondo luogo, non credo proprio che rappresenti una priorità e una urgenza per gli italiani in questo momento. Non solo, non va dimenticato che in Veneto Luca Zaia sta già facendo il terzo mandato perché è stato cambiato lo statuto e quindi nel 2025 se si ricandidasse saremmo addirittura al quarto mandato. In più è stato anche vicepresidente all'epoca di Galan Governatore. In tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Francia, le cariche elettive monocratiche hanno un limite. Il presidente americano può anche essere bravissimo, ma non può stare alla Casa Bianca per più di otto anni. Altrimenti si impedisce l'alternanza che è un valore per la democrazia".

Tornando al tema del terzo mandato, "noi non abbiamo preconcetti, ma non è una priorità e non era nel programma elettorale del Centrodestra", spiega ancora Speranzon. "Se delle tre forze politiche di maggioranza solo una pone questo tema deve anche rendersi conto che serve una condivisione con gli alleati. E ricordo che prima dell'esecutivo Meloni la Lega era al governo del Paese, Fratelli d'Italia no, ma non ha mai posto il tema del terzo mandato. Solo oggi lo fa che ci avviciniamo al 2025. Sembra proprio, e di fatto lo è, una richiesta ad personam per Zaia. Ma non si può fare una riforma così importante per una sola persona. E, ripeto, Zaia sta già facendo il terzo mandato. Io personalmente sono stato consigliere comunale, assessore provinciale, consigliere regionale e ora senatore. Chi ha esperienze amministrative dopo un po' di tempo ha necessità di cambiare per cercare nuovi stimoli altrimenti si rischia di finire in una comfort zone. Ho fatto il consigliere comunale per 17 anni e al quarto mandato gli stimoli erano molto diversi rispetto a quelli del primo. Serve un ricambio altrimenti la politica perde la propria spinta propulsiva".

"Il futuro di Bonaccini, De Luca, Zaia ed Emiliano non credo proprio rappresenti il problema principale degli italiani, che si aspettano da chi governa risposte su questioni ben più importanti", conclude Speranzon.