Davide Zoggia (minoranza Pd): aderisco allo sciopero della Cgil
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
"Aderisco allo sciopero della Cgil", annuncia ad Affaritaliani.it Davide Zoggia, esponente di spicco della minoranza del Partito Democratico. E il Jobs Act? "Se il provvedimento fosse al di sotto delle aspettative difficilmente si voterebbe". Rischio scissione? "La maggioranza del partito deve non continuare su provocazioni politiche e non deve spingere nessuno all'uscio. Altrimenti il rischio di fare qualcosa d'altro è concreto...".
Lei il 5 dicembre sarà in piazza con la Cgil?
"Aderisco allo sciopero della Cgil, ho già aderito in passato. Poi se fisicamente sarò in piazza non lo so, se la manifestazione ci sarà anche a Venezia-Mestre sicuramente sarò in piazza".
Non è una contraddizione essere in piazza contro un governo guidato dal suo partito?
"Nessun problema. Lo sciopero è per rivendicare dei diritti che noi come minoranza del Pd abbiamo sollecitato. Ora vediamo se le modifiche che vengono apportate al Jobs Act sono in linea con quelle che sono le nostre richieste. Noi lavoriamo per ottenere risultati a favore dei lavoratori e non per mettere in difficoltà il governo. Essendo un governo di Centrosinistra dovrebbe ascoltare maggiormente i lavoratori".
Se le modifiche al Jobs Act non saranno soddisfacenti, voterà la fiducia?
"Ci sono due dati: uno è la fiducia al governo e uno è il provvedimento. Se il provvedimento fosse al di sotto delle aspettative difficilmente si voterebbe. Il discorso della fiducia al governo implica una attenzione maggiore, lavoriamo per migliorare l'azione del governo e non per farlo cadere".
Rischio scissione nel Pd?
"Lavoriamo per condurre la nostra battaglia politica all'interno del Pd. E' evidente che per farlo bisogna che ci sia agibilità politica per tutti. La maggioranza del partito deve non continuare su provocazioni politiche e non deve spingere nessuno all'uscio. Altrimenti il rischio di fare qualcosa d'altro è concreto. Ma allo stato attuale l'impegno costante è volto a spostare l'asse del partito più a sinistra".