Alta Murgia, economia verde
Il Parco alla sfida del turismo

Il turismo, ancora una volta, come volano per far ripartire l'economia del territorio. Un'economia verde basata sulla sostenibilità, che riesca a fare del Parco la trama resistente di un sistema di offerta integrata a forte identità murgiana. Di questo si è parlato presso Villa Framarino, sede del Parco Regionale di Lama Balice, dove è stata presentata al pubblico la prima proposta turistica del Parco Nazionale dell'Alta Murgia.
“Il percorso che ci accingiamo a intraprendere”, ha precisato il presidente del Parco, Cesare Veronico, “è impegnativo, ma avvincente: fare di questo territorio una meta per un turismo sostenibile, generare economia verde, generare un sistema Murgia virtuoso, in cui ci sia spazio per le idee e le proposte, soprattutto quelle dei più giovani. Ci sarà tanto da fare, per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, ma questa è una buona notizia”.
L'incontro, aperto dalla proiezione di un breve documentario in 3D, ha rappresentato l'occasione per fare il

punto sulle peculiarità dall'area protetta, per la promozione e la valorizzazione delle risorse turistiche e per illustrare ad aziende, istituzioni ed associazioni del territorio le iniziative avviate dall'ente.
L’occasione per raccogliere contributi preziosi come quello di Stefano Landi, fondatore di SL&A e docente dell'Università Luiss Guido Carli, che ha illustrato l'importanza dei parchi come risorsa economica per il territorio: “Nell'ultimo anno il 26% degli europei ha scelto la destinazione turistica in base alle caratteristiche naturali della propria meta; il 44% dei turisti decide di tornare in un luogo per la qualità della natura che ha trovato. Occorre dotarsi degli strumenti per sostenere il turismo e promuoverlo. Lo strumento che presentiamo oggi, suddiviso per percorsi e tipologie di interesse, sarà scaricabile sul sito del Parco. E’ il primo passo di un progetto in evoluzione”.
La Murgia, forse, è la parte apparentemente meno conosciuta della Puglia, rispetto al Salento, al Gargano o alla Valle d’Itria, ma è anche quella che certamente annovera uno scrigno di tesori storici e naturali tra i più ricchi: racchiuso tra i due celeberrimi siti Unesco di Castel del Monte e dei Sassi di Matera.

Una miscellanea naturalistica fatta di sapori, colori, suggestioni, tradizioni ed emozioni, che nell’esaltazione delle tipicità locali, riflette alcune delle declinazioni identitarie più marcate della Puglia nel mondo. Dalle orme dei dinosauri al pane di Altamura, dalle cantine vinicole ai paesaggi mozzafiato di Gravina, dalle Cattedrali di Ruvo e Bitonto ai castelli di Minervino e Poggiorsini, dalla Foresta Mercadante di Cassano alle mandorle di Toritto, dai vigneti di Andria all’olio extravergine d’oliva di Corato.
Una proposta turistica e di filiere talmente variegata da rendere maturo anche il percorso della Carta Europea per il Turismo Sostenibile (CETS): “Lo strumento flessibile in grado di rafforzare le relazioni tra operatori e comunità, sviluppare un laboratorio di idee e innalzare il profilo del territorio nel panorama Europeo”.
Luca Dalla Libera (Agenda 21) ne ha tracciato le linee programmatiche: “La Carta prevede un programma ‘partecipato’, nel quale saranno coinvolti tutti gli operatori del territorio per una serie di iniziative durante tutto il 2013: forum plenari, incontri di conoscenza e di formazione, tavoli territoriali e lo studio di priorità e impegni per raggiungere, nel 2014, un riconoscimento importante, che potrà proiettare il Parco Nazionale dell'Alta Murgia - unico Parco nazionale nel Sud Italia - in una dimensione europea”.
“Occorrerà grandissimo impegno per raggiungere l'obiettivo – ha aggiunto Dalla Libera - ma so che in campo ci sono grandi opportunità: in un momento drammatico in cui le fabbriche chiudono e i cervelli migrano all'estero, il Turismo sostenibile può essere uno dei fondamenti di un'economia virtuosa e verde”.
“La nostra è un'area vergine”, ha chiosato Cesare Veronico, “con vitalità e risorse eccezionali, soprattutto tra i più giovani. Ed è dotata di una bellezza unica e straordinaria: la proposta turistica dell'Alta Murgia può diventare davvero un motore per un'economia verde e la Carta Europea per il Turismo Sostenibile è un'occasione importante per tutta la comunità. Il mio invito è ad abbandonare i campanilismi e difendere, assieme ai Comuni, la legalità nella nostra area protetta: il Parco è disposto a dare il suo contributo, anche economico, collaboreremo volentieri con i Comuni che vorranno fare altrettanto per tenere pulito il territorio”.
(gelormini@affaritaliani.it)