Bari, Decaro presenta la giunta: Introna fuori, incarichi ai senior.
Bari – Antonio Decaro chiude ufficialmente il risiko della Giunta e apre il cantiere di Palazzo di Città: tre tecnici schierati, una vice che arriva dalla Camera di Commercio e chiamata a reggere anche i cordoni della borsa e Pierluigi Introna rimasto fuori gioco. I vendoliani lo avevano indicato al cosiddetto tavolo delle trattative, ingoiato il rospo della mancata presidenza di Municipio e gli avevano assicurato le preferenze perché fosse – l’unico – a varcare le porte dell’Aula Dalfino. Ma non è bastato.
“Prima che di giovani e di donne, questa giunta è composta da persone brave, che hanno dimostrato quanto valgono nel loro percorso politico e professionale. E da brave persone. Perché, per come le conosco, sono tutte persone oneste e perbene, e oggi questo non è scontato, soprattutto in politica”, spiega il Sindaco. “Voglio assessori che pensino al bene di Bari e dei baresi, tutti i giorni. E che non se ne stiano rintanati nel loro ufficio ma vadano per strada ad ascoltare i cittadini”, arringa, armato di caschetto di protezione. Che lo abbia portato anche per proteggersi dal fuoco amico?

Dal Pd non dovrebbero esserci strali, dal momento che è stata confermato il tris di nomi circolato nei giorni scorsi, pur con leggere variazioni sulle deleghe. Alla giovane avvocatessa Paola Romano le Politiche giovanili e del Lavoro, capitalizzando gli sforzi del team che ha lavorato in campagna elettorale ed evitando l’effetto dispersione del laboratorio Emilab; Pietro Petruzzelli - ricompensato per il “passo di lato” alle primarie - eredita l’Ambiente da Maria Maugeri e lo Sport da Elio Sannicandro, mentre Francesca Bottalico sarà il nuovo assessore al Welfare, trovando la sintesi tra l’ex titolare del dicastero, Abbaticchio, e il campione di preferenze Marco Lacarra, ugualmente in campo ad occuparsi di Smart City ma senza galloni.
Rumors dal sottobosco raccontano di una ricucitura per nulla semplice e di proposte politiche di vincoli sussurrate per i criteri di scelta: far valere maggiormente il peso elettorale? Privilegiare gli eletti? “Mai discusso di nomi”, ha rispedito al mittente l’ex assessora all’Ambiente, Maria Maugeri, che continuerà ad occuparsene per il Parco di Lama Balice, mentre Alfonso Pisicchio, ormai con entrambi i piedi fuori da Centro Democratico, veleggia verso un ruolo nella nascente città metropolitana.

L’ex Idv Angelo Tomasicchio, traghettato nella Civica “Decaro per Bari”, terrà le redini della macchina comunale con la delega a “Personale, servizi elettorali, demografici e statistici” e lo slot della seconda civica decariana è quello del Commercio, affidato all’editrice Carla Palone. Tecnico è Pino Galasso, al quale vanno i Lavori Pubblici, e tecnica l’urbanista Carla Tedesco che continuerà a esercitare il titolo anche all’interno dell’esecutivo.
E se Realtà Italia incassa la delega al Patrimonio ed Edilizia abitativa pubblica per Vincenzo Brandi, unico nome indicato dagli olivieriani, lady di Ferro si annuncia Angela Partipilo, approdata dalla Camera di Commercio per sbrogliare la matassa delle partecipate e tenere in ordine il Bilancio. Vendita di rami d’azienda? Come dribblare il Manuale Cencelli per le nomine? “Ora devo studiare”, risponde a caldo ad Affari.

E poi c’è la “grana” Sel, con Silvio Maselli a pieno titolo in Giunta e il socialista e figlio d’arte Introna rimasto consigliere semplice. Uno strappo non da poco, se si contano i venti di maretta nel partito del Governatore: la qualifica di tecnico per l’incaricato sta stretta a molti, senza contare le posizioni dure dello stesso espresse contro la mozione di maggioranza dell’ex assessore Fratoianni. Se sarà di nuovo bufera, lo scopriremo tra qualche giorno.
(a.bucci1@libero.it)