La Cipolla Bianca di Margherita
Prossimo il riconoscimento IGP
Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha ricevuto l’istanza di riconoscimento, presentata dall’Associazione “Torre Pietra”, ai sensi del Reg. (EU) n. 1151/2012, nella categoria I.G.P. della denominazione “Cipolla Bianca di Margherita”.
Presso la Sala Consiliare del Comune di Margherita di Savoia, si è svolta la riunione di pubblica audizione nel corso della quale alla presenza di funzionari ministeriali, è stata data lettura della proposta di disciplinare di produzione della I.G.P. “Cipolla Bianca di Margherita” al fine di permettere al Ministero di verificare la rispondenza della disciplina proposta ai metodi leali e costanti previsti dal Reg. (UE) n. 1151/2012.
Alla manifestazione erano presenti per le istituzioni, l’assessore regionale all’agricoltura, il presidente della provincia BAT, i sindaci dei comuni di Margherita di Savoia, Zapponeta, l’assessore all’agricoltura di Manfredonia, il presidente del GAL dauno – ofantino e la Coldiretti con il suo direttore provinciale Giorgio Donnini. Centinaia i produttori presenti, diverse le imprese di trasformazione.
Gli interventi istituzionali e quello del presidente dell’Associazione Torre Pietra, prof. Castiglione, hanno sottolineato gli aspetti e le caratteristiche che rendono la "Cipolla Bianca di Margherita” unica e diversa: territorio di produzione, situato a sud del Gargano - sulla costa tra i comuni di Margherita di Savoia, Zapponeta e Manfredonia, dove il terreno è sabbioso e contribuisce alla bellezza e gustosità dei prodotti; le tecniche di produzione rimaste invariate negli ultimi tre secoli; nonché la produzione del seme, che resta autoctona ed avviene in semenzai realizzati dai produttori agricoli; e ancora il lavoro manuale: dall’impianto del seme alla raccolta delle cipolle.

È una cipolla fresca, particolarmente tenera, croccante, succulenta e dolce (grazie al terreno sabbioso ed alla confinante Salina di Margherita), così come risulta da un “panel test” condotto dal Dipartimento di scienze agrarie degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia, che ha confrontato quattro tipologie di cipolle a luglio 2012.
L’approvazione del disciplinare di produzione nella seduta pubblica rappresenta un passo decisivo per arrivare in breve tempo al marchio IGP. L'auspicio dei produttori, ora, è quello della valorizzazione di un prodotto tipico locale, il cui prezzo non è ancora in linea con la sua qualità intrinseca e le potenzialità inespresse sui mercati.
(gelormini@affaritaliani.it)
La foto di Salvatore Lanotte - I gioielli originali di Talò Bijoux