PugliaItalia
Comunali, asse Udc-MeP.
Canonico in campo per il dopo Emiliano?

Poco più di un mese fa l’imprenditore, ex democratico, aveva lasciato la maggioranza sbattendo la porta, accusando il Governatore Nichi Vendola di star giocando su più tavoli e non aver garantito adeguata rappresentanza istituzionale al MeP. “Quando è in Puglia dimentica chi ha contribuito alla sua affermazione elettorale. Indossando i panni del leader nazionale denuncia le ‘grandi alleanze’, salvo assecondarle quando si tratta di dare consistenza alla sua maggioranza in Puglia, anzi qui si spinge ben oltre. Manca la legittimazione politica”, aveva attaccato dopo la nomina dell'ex Pdl Di Gioia al Bilancio. E dall’opposizione le grandi manovre sembrano essere già partite, in tandem con l’Udc di Salvatore Negro e Angelo Sanza, chiamato a settembre alla prova del Congresso.
In effetti il progetto è di portata nazionale e, stando alle parole del numero uno dei montiani alla Camera Dellai, starebbe tutto nel tentativo di andare oltre Scelta Civica e Udc e nel varo di una nuova costituente di centro, i cui lavori si aprirebbero a luglio: “L’intento è costruire un nuovo soggetto politico”, conferma ad Affari il capogruppo regionale dello scudocrociato Negro, durissimo, a quattro mesi dalle Politiche, con la governance nazionale dei centristi: “Abbiamo sbagliato a regalare il partito a Monti e scimmiottare Berlusconi, a riprova di ciò c’è che dopo tre mesi Monti è sparito dalla scena. Noi non siamo per un partito padronale”. E l’allargamento delle alleanze, almeno nel Tacco dello Stivale, passerebbe anche da Canonico: “Le prossime comunali possono essere un buon punto di partenza”, commenta Negro, sperando che il collega di scranno possa condividere e ritrovarsi anche nelle novità annunciate per l’autunno. Per l’ex Udeur sarà il volano per concretizzare la scalata a Palazzo di Città tanto accarezzata, magari facendo confluire la sua creatura politica in quella destinata a nascere di qui a qualche mese? Oppure dopo l'avvicinamento convergeranno insieme su un altro candidato opposto al centrosinistra? E l’intesa avrà come prima conseguenza quella di un gruppo federato in Via Capruzzi con, quindi, ben 8 voti a disposizione?
Se è per questo, a voler allargare lo spettro, all’orizzonte ci sarebbero anche le regionali ed uno dei nomi più ricorrenti resta quello del presidente uscente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, tentato dalla successione al Rivoluzionario Gentile. Ma questa è un’altra storia. Almeno per ora.
(a.bucci1@libero.it)