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Comunali, Ncd ancora sulle barricate. FI: “La pazienza è al limite”

Bari – Bocce ferme fino a sabato, si era detto. E invece nel centrodestra continuano le barricate anche nelle retrovie, riportando lo scontro sul braccio di ferro tra alfaniani e forzisti, prima ancora che su Municipi, vice e ruoli di comando. “Ultima chiamata, poi in caso di risposta negativa, il Nuovo Centrodestra è pronto a presentarsi da solo”, sfodera il capogruppo al Comune, Ranieri ma il coordinatore azzurro D’Ambrosio Lettieri non lascia cadere il j’accuse e arriva a citare il “Quo usque tandem(Catilina patientia nostra...) di ciceroniana memoria.

Delle nuove maxicircoscrizioni si parlerà soltanto dopo il direttivo, alla presenza del neosottosegretario e dello stato maggiore del partito ed è ormai certo che la doppietta chiesta inizialmente da Cassano sia ipotesi impraticabile, ma anche i niet ottenuti sulla scelta del fronte sul quale giocare irritano e Ranieri non aspetta per sfoderare l’artiglieria. “Ai nostri alleati abbiamo offerto fin da subito la possibilità di partecipare ad un laboratorio politico, chiudendo con le logiche-illogiche finora seguite, o meglio imposte da altre province della Puglia. Finora però abbiamo trovato solo porte chiuse”, attacca citando, nemmeno tanto indirettamente, il vicerè di Maglie (Fitto). E se accusa - senza fare nomi - gli ex compagni di scranno di essere parsi impegnati “esclusivamente a mettere il cappello su eventuali poltrone”,  non usa mezzi termini prima di parlare di “guerra fratricida, dal sapore forte di vendetta personale e poco interessata ad una reale vittoria elettorale” e di porte “sbattute in faccia”. Tirando un siluro anche all’impalcatura di formazioni a sostegno di Di Paola: “Una rete di micropartiti nata a sorpresa dal nulla”.

Un avvertimento prematuro o una provocazione in piena regola, visti i ritmi del testa a testa in atto, ma che serve a rendere l’aria torrida e costringe addirittura il coordinatore cittadino forzista ad una replica che ha il peso di una staffilata: “Noi alle poltrone abbiamo rinunciato per restare coerenti sia rispetto al nostro progetto politico che ai nostri elettori. Lo abbiamo fatto e lo facciamo a Bari come a Roma. Altri -  e Ncd lo sa bene pur fingendo di ignorarlo - con l'occupazione di poltrone hanno costruito una ipotesi di partito con cui tentano improbabili sfide politiche”. E l’invito ad un bagno d’umiltà, indirizzato all’ex pidiellino, precede la celebre citazione delle catilinarie: “Fino a quando…?”. “Ora Ncd sappia che la nostra pazienza sta per finire ed è arrivato il momento di togliere il velo dalle mistificazioni”, mette in guardia il senatore. Da qui al redde rationem e allo strappo finale nella coalizione il passo potrebbe essere brevissimo. Con buona pace di Di Paola.

(a.bucci1@libero.it)

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