Decaro/Di Paola, il botta e risposta sulla querela
Il botta e risposta tra Antonio Decaro e Mimmo Di Paola, attraverso comunicati, dopo l'annuncio da parte dell'ex manager di Aeroporti di Puglia di una querela, a seguito dello scambio di attacchi durante la trasmissione televisa elettorale di Telebari.
Antonio Decaro - "Per l'ennesima volta Mimmo Di Paola parla senza conoscere i fatti. Ma se nelle precedenti occasioni i suoi grossolani errori riguardavano le tasse comunali, il bilancio o lo stadio, questa volta rischia di diffondere una notizia falsa che potrebbe inquinare il voto: il che, se è possibile, è ancora più grave. Dire infatti che la legge Severino comporterebbe la mia sospensione nel caso di condanna in appello e addirittura la decadenza, in caso di decisione definitiva, è totalmente errato. A Di Paola e ai suoi consulenti sarebbe bastato leggere il testo di quella legge (art. 10, lett. c) per accorgersi che non prevede affatto il reato di tentato abuso d’ufficio, ma solo i delitti contro la pubblica amministrazione consumati, cioè effettivamente commessi.
Il fatto fondamentale, comunque, in questa bizzarra vicenda processuale, rimane che ad oggi c'è un solo provvedimento assunto nei miei confronti da un giudice, ed è quello che ha stabilito la mia innocenza. Al contrario l'ingegner Di Paola in un suo comunicato stampa del 30 aprile dichiara di attendere "di essere prosciolto da circa 7 anni”, perché effettivamente il processo nel quale era imputato per corruzione non si è concluso con una decisione nei suoi confronti. Dunque è lui ad essere in attesa di una sentenza, mentre io sono stato già assolto, almeno in primo grado.