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Delrio: 'Puglia piattaforma strategica per il Paese'

Il pacchetto di riforme del Piano Nazionale Strategico della Portualità e della Logistica promosso dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, sta rafforzando la competitività del sistema portuale e logistico italiano. È questo in sintesi il messaggio emerso dal “1° Forum Nazionale sulla Portualità e la Logistica - Lo stato di attuazione del Piano Nazionale Strategico" organizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e da Rete Autostrade Mediterranee Spa (RAM) , svoltosi a Bari, alla presenza del Ministro Delrio e dei principali interlocutori tra istituzioni e operatori del settore. A intervistare il ministro Delrio: Francesco Giorgino (TG1 Rai).

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Saluti iniziali di rito da parte del Sindaco di Bari, Antonio Decaro, del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano (intervento integrale correlato), e del Commissario dell'Autorità Portuale del Levante, Francesco Mariani, già Presidente della stessa per dieci anni.

 

Un saluto-addio, quello del Presidente-Commissario Mariani, che forse con troppa disinvoltura ha steso il velo della crisi di sistema sulle criticità emerse, soprattutto negli ultimi anni, sul Porto di Bari - in primis - e sulla costellazione di quelli pugliesi in generale.

 

Porre l'accento sull'incremento del traffico merci e del movimento conteiner, quasi sorvolando sulle vistose flessioni del traffico crocieristico, mentre l'hub tarantino è in ristrutturazione, per il rilancio di una piattaforma destinata a diventare "porta del Mediterraneo", ha dato a molti l'impressione di azione diversiva.

 

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Che "tutto si tiene" e che le sorti del Porto di Bari, nelle logiche di sistema e dell'inevitabile effetto onda, dipendano da Venezia e dalla crisi che attanagliandola, mette in ginocchio l'intero Adriatico, è cosa nota da queste parti, fin dal 1002. Da quando, a parti invertite, il Doge Pietro Orseolo intuì che le sorti di Venezia dipendevano dalla salvezza di Bari dall'assedio saraceno, e decise di intervenire con una flotta poderosa (la tradizione de 'La Vidua vidue' è lì a ricordarlo ancora oggi).

 

Poco toccato, invece, lo stato di salute del Porto levantino, il cui biglietto da visita - poco intuibile dalle vetrate del Terminal Crociere - si presenta a chiunque percorra strade e zone interne dell'infrastruttura, tralasciando di evidenziare i motivi che - ben prima della crisi a deriva lagunare - hanno causato l'abbandono dell'approdo barese da parte della Royal Caribbean: il colosso delle crociere intercontinentali, che nel porto di Bari contava le soste più lunghe tra tutte le compagnie (dalle 10 alle 12 ore), a beneficio dell'indotto turistico-commerciale locale.

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"La riforma della portualità e della logistica è a buon punto - ha affermato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio -  oggi tocchiamo con mano che tutte le misure adottate per il Sistema Mare e per un’Italia come pontile dell’Europa stanno procedendo con energia: incentivi Ferrobonus Marebonus, collegamenti ferroviari con i porti, sportello doganale unico e sdoganamento in mare, regolamento per le concessioni,  semplificazione della normativa per escavi e dragaggi. Le riforme spingono l’economia del Mare. Una Blue Economy, sostenibile ed intelligente,  al servizio della crescita del Paese"

 

Ma il ministro Delrio a Bari ha fatto sapere anche un'altra cosa: nel ribadire la sua propensione per un solo solo soggetto portuale di Autorità per la Puglia, e per questo continuerà a fare opera di persuasione con il sindaco e presidente della Città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro, ha anticipato di aver presentato all'Unione Europea un progetto di assetto nazionale che valorizzi al massimo le diverse potenzialità territoriali e che prevede in Puglia un solo organismo di riferimento. Cosa che renderà più incisiva e proficua l'azione di penetrazione nel contesto della prospettiva internazionale dei suoi traffici.

 

Antonio Cancian, presidente di Rete Autostrade Mediterranee S.p.A. (RAM)è intervenuto annunciando che "RAM è impegnata a livello europeo nello studio di fattibilità per l’attivazione di un sistema comunitario di incentivi: un possibile ‘Eurobonus’ per lo sviluppo dell’intermodalità anche a livello comunitario sul modello degli italiani Marebonus e Ferrobonus"

 

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Ferrobonus e Marebonus. "I bandi relativi a questi due incentivi partiranno entro l’estate», ha annunciato il Direttore operativo di RAM Spa Francesco Benevolo, che ha continuato ricordando come «per Ferrobonus e Marebonus la Legge di Stabilità 2016 ha stanziato complessivamente 200 milioni di euro grazie all’iniziativa del Ministro Graziano Delrio. Il provvedimento è importante perché dà concreta attuazione alla visione strategica del Piano Strategico Nazionale di ridurre lo squilibrio modale e favorire l’uso di modi di trasporto dellemerci più efficienti ed economicamente più sostenibili".

 

Ultimo miglio ferroviario. Maurizio Gentile, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana del Gruppo FS, è intervenuto illustrando le strategie per lo sviluppo dell’ultimo miglio ferroviario”. L’ingegnerGentile ha ricordato come il programma di investimenti per l’incremento di competitività del vettore ferroviario per i trasporti terrestri da e per i porti, nell’ambito del Contratto di Programma fra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e RFI, ammonti a circa 1,5 miliardi di interventi “leggeri”. Per quanto riguarda i Corridoi Merci, nel Contratto di Programma vigente sono programmati interventi per oltre 600 milioni di euro (escluse le grandi opere); nell’aggiornamento 2015 di tale Contratto sono previsti ulteriori finanziamenti per oltre 260 milioni di euro, da investire direttamente nel potenziamento dei Corridoi Merci, dei Porti e dei Terminali.Nell’aggiornamento 2016 del Contratto, in corso di perfezionamento, sono previsti ulteriori finanziamenti per i Corridoi Merci che superano i 300 milioni di euro.

 

 

Sportello unico doganaleIl direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Giuseppe Peleggi ha ricordato come l’Agenzia, prima di altre dogane europee, abbia individuato la tecnologia come elemento chiave per ridurre tempi e costi delle operazioni dello Sportello Unico Doganale. Oggi – ha ricordato Peleggi – nella nostra Penisola i corridoi su gomma coprono tratte per 1298 km, i corridoi intermodali coprono tratte per 500 km, quelli su ferro per 100 kmOltre 3.500 navi dal febbraio 2014 a oggi hanno utilizzato la procedura di sdoganamento in mare o pre-clearing, attiva in 17 porti. 

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Concessioni. Il professor Stefano Zunarelli, esperto della Struttura tecnica di Missione del Ministeroha ricordato come l’iter della riforma delle concessioni demaniali sia in dirittura d’arrivo, mancando solo la registrazione da parte del Consiglio di Stato per il Regolamento Ministeriale. Il Regolamento di attuazione realizza un più stretto coordinamento con i principi della disciplina in materia di contratti pubblicinell’adozione dei provvedimenti di concessione valorizza il ruolo delle nuove Autorità di Sistema Portuale e rafforza il ruolo di vigilanza e coordinamento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, così da garantire coerenza delle scelte con le indicazioni degli strumenti di programmazione in materia di portualità e logistica e l’effettivo perseguimento degli obiettivi alla base del rilascio della concessione.

 

Escavi e dragaggi. L’On. Silvia Velo, Sottosegretario all’Ambientein un videomessaggio ha portato i suoi saluti ai partecipanti del Forum ed è intervenuta sul tema della semplificazione della normativa per escavi e dragaggi, sottolineando come «oggi per queste attività abbiamo, finalmente, un quadro regolamentare chiaro, certezza e semplificazione delle procedure. Una normativa che affronta in maniera organica la questione dei dragaggi nei porti italiani consente di superare le difficoltà riscontrate in questi anni durante le operazioni di dragaggio e nella gestione del materiale dragato. Si tratta - ha concluso l’On. Velo - di un percorso di riforma atteso da anni che va nella direzione della semplificazione normativa e che favorisce l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per l'esecuzione degli interventi».  

 

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Durante la sessione pomeridiana si è svolta una tavola rotonda sul tema “I provvedimenti assunti e l’impatto sull’economia portuale” ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle principali associazioni di portualità e logistica - Marco Conforti di Assiterminal, Emanuele Grimaldi di Confitarma, Nereo Marcucci di Confetra, Pasqualino Monti di Assoporti, Michele Pappalardo di FederagentiPasquale Russo di ConftrasportoPierfrancesco Vago di Clia Europe (intervento nel servizio in pagina, ndr) - in un confronto sulle prospettive di sviluppo del Sistema Mare, che pongano questo settore al centro della ripresa economica del Paese e lo guidino a diventare strumento attivo di politica euro-mediterranea

 

Ennio CascettaResponsabile della Struttura tecnica di missione per l'indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l'Alta sorveglianza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasportiha presentato le conclusioni della giornata, delineando il programma di lavoro di quello che si propone come il primo di una serie di appuntamenti che radunino i principali attori nazionali e internazionali della portualità e della logistica, dando vita a un percorso permanente di confronto strutturato su uno dei grandi assetdella competitività dell’intero Paese e della sua economia: la Risorsa Mare.

 

(gelormini@affaritaliani.it)

 

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Pubblicato sul tema: Vago - CLIA Europe: 'Italia, velocità di crociera lenta'

 

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