Digeronimo annuncia:
'Voglio essere sintesi'

Desirèe Digeronimo scioglie le riserve. Non è il magistrato (Digeronimo) che decide di entrare in politica, ma la cittadina (Desirèe) che si offre al servizio di una comunità che intende essere protagonista del proprio futuro. "La toga è bene che resti riposta in un armadio" e semmai dovesse essere destinata all'esperienza amministrativa cittadina, "ritengo che nella legittimità del rientro in magistratura, la cosa dovrebbe essere possibile solo con funzioni non più giurisdizionali, ma amministrative. Io mi impegno a fare così".
"Riconosciamo Bari" è il Movimento che si è riunito attorno alla Digeronimo, per discutere, confrontarsi e dar vita a un programma, che sarà offerto alle forze politiche ed alla città, per verificare ipotesi di alleanze e percorsi da fare insieme.
Per questo, in maniera anche metaforica, ha dato appuntamento per il suo annuncio in via Manzoni a Bari, dove ha simbolicamente riaperto una saracinesca per ufficializzare la presentazione della sede del Movimento, ed ha consegnato alla stampa quello che sarà il logo d una campagna ben più larga di quella relativa alle elezioni comunali del 2014.

C'è solo il nome, Desirèe, scritto con i sette colori dell'arcobaleno, mentre l'elemento grafico che contraddistiguerà tutta la comunicazione sarà l'accento. Solo il nome, perchè la filosofia del gruppo, si rifà alla consolidata tradizione di ogni comunità di chiamarsi per nome, mettendo da parte cognomi, titoli, professioni e distinzioni.
Il carattere del Movimento è quello dell'impegno civico, raccoglie adesioni e presenze provenienti da realtà di centrodestra e di centrosinistra, ma anche da aree non tradizionali. Per cui, nessun tipo di schieramento a cui aderire, ma la proposta agli altri raggruppamenti di convergere sul programma di Riconosciamo Bari.
Di primarie neanche a parlarne, è ritenuto "strumento già superato" e forse questo è uno dei motivi che hanno portato alla divaricazione di rotta ed alla presa di distanze da Giacomo Olivieri, col quale pure aveva cominciato un percorso insieme verso l'avventura elettorale per il Palazzo di Città di Bari.

La relazione non letta di Desirèe Digeronimo apriva con un riferimento a Pinuccio Tatarella e all'incessante attività di allargamento della base di confronto civile. Una sorta di sensibilità politica smarrita, che bisognerebbe recuperare. Ma durante il confronto con la stampa, ha anche avuto modo di rivolgersi direttamente a uno degli altri candidati sindaci, Pietro Petruzzelli, presente in sede per l'occasione, per riscontrare l'uniformità di vedute a proposito del coinvolgimento più largo dei cittadini, sia in fase programmatica sia in fase esecutiva.
Pronta a candidarsi Sindaco di Bari, se a "riconoscersi" in questo progetto saranno in molti, ma dato il respiro lungo e i tempi dettati dalla strategia non è detto che lo sguardo non sia proiettato anche sul Lungomare Nazario Sauro e sulle future altre scadenze elettorali.
(gelormini@affaritaliani.it)