Emiliano a Vendola: 'Sostieni Letta'
E reputa grottesco l'incedere di Grillo
La nota diffusa dal Sindaco di Bari. Michele Emiliano.:
LETTA CAMBIA VERSO, FINALMENTE
Oggi il Presidente del Consiglio dei Ministri, on.le Enrico Letta, ha incassato la fiducia della Camera dei Deputati , di fatto sancendo quello che lui stesso ha definito un “nuovo inizio”.
Prendo atto che Enrico Letta ha messo da parte Berlusconi, che oggi è all’opposizione. Ha mandato in soffitta, la modifica all’art. 138 della Costituzione, così saranno i cittadini con un referendum a dire l’ultima parola in tema di riforme costituzionali. Ha dichiarato l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Ha ribadito l’eliminazione delle Province con legge Costituzionale. Ha promesso entro pochi mesi la diminuzione dei parlamentari, la fine del bicameralismo e la legge elettorale del sindaco d’Italia a doppio turno.
Credo che ce ne sia abbastanza per un’apertura di credito nei confronti del governo. Se entro poche settimane, come espressamente promesso dallo stesso Letta, non ci fossero risultati visibili il governo dovrà andare a casa. Ecco perché voglio invitare Nichi Vendola a ripensare al suo atteggiamento verso questa nuova maggioranza. Perché non accettare la sfida di Letta? Se oggi gli si offrisse sostegno sarebbe più facile farlo cadere e mandarlo a casa qualora non mantenesse gli impegni assunti.
Un messaggio non dissimile sento di rivolgere ad Alfano e al nuovo Centrodestra: se il vostro impegno per risollevare il Paese, al fianco del PD e di Letta è reale e sincero, risulta incomprensibile che nei Comuni e nelle Regioni vi ostiniate a contrastare l’azione del PD. La vecchia classe dirigente sta andando a pezzi e le vecchie divisioni possono essere superate, in nome del bene del Paese.

Addirittura grottesco in questo contesto è ormai l’atteggiamento di Beppe Grillo, il quale, invece di rivendicare per sé e per il M5S l’aver contribuito a innescare la rivoluzione che ha travolto un’intera classe politica (tanto nel PD quanto nel PDL), oggi agisce da guastatore non volendo prendere parte in maniera responsabile al cambiamento che si va realizzando e facendo finta che questa cesura politica e generazionale non sia mai avvenuta solo perché non porta la sua impronta.
Deve cambiare atteggiamento altrimenti, come Berlusconi, rimarrà isolato a raccogliere solo la sofferenza irrazionale dei cittadini più deboli senza ipotizzare alcun progetto per aiutare questa gente e questo Paese a risorgere.