Emiliano - Vendola
Il futuro delle alleanze
“Vorrei chiedere ai candidati Pd una parola definitiva e chiarificatrice su alleanze e progetto politico”, aveva chiesto in nota diffusa il preseidente della Regione Puglia, Nichi Vendola (nota riportata integralmente in calce), dopo le dichiarazioni rimbalzate dalla festa nazionale di Ncd a Conversano.
La risposta di Michele Emiliano, è arrivata a stetto giro di comunicati:
"Vendola non ha niente di cui preoccuparsi, il Partito Democratico in Puglia non farà mai alleanze con i nostri avversari di sempre. Se dovessi vincere le primarie non c’è nessun bisogno di transfughi e di zattere. È importante rimanere uniti tra di noi e vincere bene, proprio per evitare, come accaduto alla regione in questi anni, di ricorrere al prelievo di consiglieri da Forza Italia e dalla lista Fitto per continuare ad avere i numeri per governare o di dover chiedere all’UDC di votare importanti provvedimenti in materia sanitaria.
Mi sono stancato di ripetere a Vendola sempre le stesse cose.
Sono stanco di non poter fare le primarie serenamente discutendo di programma, di cose da fare, delle belle azioni realizzate in questi dieci anni, ma anche di ciò che avremmo potuto far meglio o che non siamo riusciti a fare.
Nichi sarebbe prezioso se ci desse consigli anziché terremotare primarie che si stanno svolgendo serenamente tra l’entusiasmo del popolo di centro sinistra.
Sono io adesso che comincio ad avere un timore e cioè che Vendola non voglia la vittoria del centro sinistra, secondo la logica del dopo di me, il diluvio.

Non ceda a questa tentazione, in questi dieci anni noi tutti, dalle elezioni del 2004 a quelle del 2014, abbiamo ripetutamente battuto la destra, l’abbiamo ridotta a lumicino, abbiamo strappato a quest’ultima la roccaforte di Bari, un tempo capitale della cosiddetta Emilia nera, e di questo certo non ha merito solo una persona, ma l’intero popolo pugliese che ha capito finalmente che consegnarsi nelle mani di feudatari berlusconiani non corrispondeva all’interesse della Puglia.
Ci siamo liberati da questa gente che ci impediva di ricostruire il Petruzzelli, di bonificare le nostre città dall’amianto, che ci impediva di demolire Punta Perotti, costruire metropolitane e case popolari e in questa battaglia io ho rischiato tutti i giorni l’osso del collo, la mia faccia, la mia immagine, la mia carriera di magistrato. Non sono io, né tantomeno l’altro candidato del PD, il trasformista che Vendola cerca. Questo modo di ragionare mi sembra peraltro una mancanza di rispetto nei confronti del suo candidato alle primarie che proviene da un raggruppamento centrista. Non faccia dunque questa domanda al Partito Democratico, che lo ha sostenuto fedelmente per dieci anni senza mai chiedere nulla in cambio. Si comporti lealmente con noi, come noi abbiamo fatto con lui e chiuda la sua presidenza con gioia e collaborando, senza cedere ad inutili polemiche che non giovano alla vittoria del centro sinistra. Dal 1 dicembre, chiunque vinca le primarie, saremo di nuovo tutti uniti per affermare in Puglia quei valori e quei programmi in cui tutto il popolo del centro sinistra crede. Un popolo che non ci vuole vedere litigare, ma lavorare fianco a fianco per il bene di questa nostra meravigliosa terra".
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La dichiarazione del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola:
“Apprendo dalle parole udite a Conversano che se vince le primarie Dario Stefano allora ci sarà una coalizione di centro-sinistra, nel caso vincessero i candidati del Pd ci sarebbe un autentico colpo di scena: nascerebbe una nuova coalizione incentrata sull'alleanza tra tutta la destra in fuga da Forza Italia e il Pd, insomma un centro-destra con qualche sfumatura di sinistra. Le liste civiche, invece di essere lo strumento di un'apertura alla società civile, diventerebbero le zattere dei trasformisti e dei voltagabbana. Io penso che il centro-sinistra in Puglia ha tutti i numeri per tornare a vincere, senza bisogno di snaturare alleanze e progetto politico. Vorrei chiedere ai candidati del Pd, su un argomento così delicato, di dire una parola definitiva e chiarificatrice. Altrimenti si rischia di prendere in giro gli elettori”.
(gelormini@affaritaliani.it)