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MPS FOGGIA CORSO GARIBLDI

Mentre trapela la notizia sulla maxi frode informatica milionaria perpetrata ai danni della curatela fallimentare dell'ex Amica Spa di Foggia, si insedia Giancarlo Bisceglie, quale nuovo Direttore della filiale “Via Garibaldi” del Monte dei Paschi di Siena di Foggia. Avvicendamento alquanto singolare nella tempistica, che fa cadere un velo censorio sull’ormai “ex Direttore”, improvvisamente calato nel limbo dell’evanescenza.

Si cela dietro un “no comment” la Sede Centrale MPS. Stretta, nel pieno riserbo, invece, la Polizia Postale che, acquisita la querela, resta sulle tracce del più piccolo errore commesso dai truffatori, nell'ambito di reati telematici in forte espansione.

Dal piccolo al grande importo, le denunce sono ormai quotidiane. Lo evidenzia  il DIS (Dipartimento Informazioni per la Sicurezza), che ha pubblicato a fine febbraio il suo report annuale sui pericoli per la sicurezza in Italia, il cyber-crime è la nuova minaccia da analizzare e combattere con un’attenzione senza precedenti.

“Complessa, impalpabile e pervasiva - ha indicato il capo del DIS Giampiero Massolo - è capace di produrre ricadute peggiori di quelle ipotizzabili a seguito di attacchi convenzionali, e di incidere sull’esercizio delle libertà essenziali, per il sistema democratico. Si tratta della sfida più impegnativa per il Paese e interessa molteplici aspetti: dai sistemi complessi e strutturati dello Stato e delle grandi aziende, ai computer e agli smart-phone dei singoli cittadini”.

Amica

Complessivamente, l’impressione è che la vicenda della scomparsa di 1 milione di euro, derivante dal conto della gestione di una società pubblica fallita, sia ben lungi dall’esaurirsi. Sono comunque emerse significative novità già, ad un mese esatto dalla scoperta di un fatto gravissimo, fonte di preoccupazione per dipendenti, ex fornitori, e creditori.

Secondo quanto accertato dagli inquirenti, il 4 e 6 marzo sono partite 6 rimesse fondi verso conti aperti a Cipro, Londra, le Isole Seychelles, e la Slovenia. Non confermata, invece, la rotta per le Isole Cayman. La ricostruzione storica riguarda in ordine: 4  bonifici per somme ingenti e 2 per somme minori. Per la precisione mezzo milione di euro sarebbero stati dirottati su due filiali di una banca cipriota, e su un conto deposito alle Seychelles; mentre 2 bonifici da 200 mila euro ciascuno sarebbero stati versati presso una banca in Slovenia.

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“Da accertamenti tecnici effettuati sull'hard-disc - afferma il dirigente della Squadra mobile, Alfredo Fabbrocini, sentito da  Affaritaliani.it - sino ad ora, siamo riusciti a bloccare i conti depositati in istituti bancari europei. Restiamo in attesa di conferme per quanto riguarda il recupero di somme nell'ordine dei 100 mila euro.”

Resta ancora a carico di ignoti l'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore di Bari, Marcello Quercia, e aperta dalla Procura della Repubblica di Foggia, chiamata ad indagare su reati di tipo informatico.

Serpeggiano, intanto, venti gelidi tra la curatela fallimentare affidata a Mirna Rabasco, dal Giudice Delegato titolare del fallimento, Roberto Gentile, e l'istituto senese. Verso fine febbraio il funzionario della filiale dell'Ufficio enti MPS avrebbe giustificato i problemi di accesso al conto, evidenziati dalla curatrice, con “un blackout, una interruzione di linea tra l'agenzia di Foggia, e la Banca Centrale, durato dai 3 ai 4 giorni.”

Questo contestualmente alle dichiarazioni raccolte dallo studio legale Treggiari, assegnatario della difesa della Rabasco.

Coincidenze. La scoperta del conto ripulito sarebbe avvenuta tra il 6 e il 7 marzo, periodo coincidente con la morte di David Rossi, responsabile della comunicazione di MPS,  suicidato gettandosi dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni. Non solo. Qualche giorno prima, il 5 marzo, vennero eseguite nuove perquisizioni nell'ambio dell'inchiesta MPS, in merito alla nota vicenda dei contratti derivati, che erano stati sottoscritti dall’ex top management dell’Istituto di credito toscano, rappresentato da Giuseppe Mussari e Antonio Vigni.

Militari del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, per far luce su presunte irregolarità hanno eseguito perquisizioni a carico di due componenti del Consiglio di amministrazione: Lorenzo Gorgoni e Michele Briamonte (non indagati).

Da allora partì il nuovo filone dell'inchiesta, che vede accertamenti su presunti casi di insider trading. Il resto delle perquisizioni domiciliari eseguite dalla Gdf di  Torino e Lecce - da quanto si e' appreso – hanno riguardato due dei componenti del Cda della Banca Mps, le cui identità non sono state rese note.

 

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