PugliaItalia
Fondi Ue, Vendola: “Non siamo sul banco
degli imputati.Rischio centralismo”

Dalla Capitale premono perché si faccia presto ad inviare a Bruxelles la bozza sulle ipotesi di utilizzo condivisa da amministrazioni centrali, regionali e categorie economiche, e a dettare la linea era stato lo stesso euro commissario Hahn, parlando di “concentrazione delle risorse su pochi obiettivi ritenuti prioritari”. In gioco ci sarebbe un pacchetto di risorse da quasi 100 miliardi di euro, dei quali 30 del ciclo 2014-2020, altri 30 del cofinanziamento dello Stato e circa 40 miliardi che fanno capo al Fondo per lo sviluppo e la coesione. L’ultima novità a tema è l’Agenzia licenziata dal Consiglio dei Ministri ed affidata allo stesso Trigilia: “La sua proposta di costruire un’agenzia nazionale per la gestione dei fondi comunitari incontra una perplessità diffusa e rischia di rappresentare un paradossale ritorno a forme di neocentralismo”, ha bocciato a margine del vertice il Presidente pugliese, nonostante il titolare della Coesione Territoriale abbia precisato che non si tratti di commissariamento ma di una cabina di regia, con compiti diretti di intervento come autorità di gestione solo in caso di gravi inadempienze oppure ritardi nell’applicazione dei programmi da parte degli enti locali.
Va da sé che alla bozza servirà il lasciapassare dell’Unione ma dal Tacco puntano già oltre: “Dobbiamo cercare di guardare in faccia a tutto ciò che rende difficile la spesa comunitaria, provando a modificare il contesto di regole e di norme che rappresentano un cappio al collo di chi invece vorrebbe spendere per il proprio territorio”, ha chiosato Vendola con un occhio al Patto di Stabilità, i cui vincoli aveva definito contraddittori rispetto alla necessità di spendere i soldi messi da disposizione dall’Europa. “Il Ministro Trigilia dovrà continuare a discutere con le Regioni, sapendo che le Regioni non sono tutte uguali. La Puglia fa una certa differenza”, ribadisce. E martedì prossimo si replica.
(a.bucci1@libero.it)