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Quirinale, elezioni del Presidente della Repubblica. Sull'ipotesi Franco Marini si prospettava una convergenza al Centro, che ha visto consumarsi la rottura a sinistra tendente a supportare la candidatura più "popolare" di Stefano Rodotà.

"Mi auguro che il nome di Franco Marini al Quirinale sul quale stasera converge compatto il gruppo del PdL possa rappresentare una candidatura che unisce nell'interesse supremo dell'Italia", comunicava in una nota Luigi d'Ambrosio Lettieri, Coordinatore PdL Grande Città di Bari e grande elettore dal Senato.

"La storia personale e politica di Marini - proseguiva d'Ambrosio Lettieri - ci consegna un uomo di

FOTO BERLUSCONI DAMBROSIO

grande equilibrio e capace di rappresentare le istituzioni con competenza e senso di responsabilità, come ha dimostrato da presidente del Senato. Un uomo che, come ha sottolineato il presidente Berlusconi, viene dal popolo e col suo passato sindacale conosce bene le problematiche legate al mondo del lavoro e delle imprese cui si è sempre rivolto privilegiando le soluzioni alle sterili rotture".

"All'assemblea dei grandi elettori del centro-sinistra Nichi Vendola ha proposto il prof. Rodotà", racconta Onofrio Introna, "un nome alto e credibile. Quando ha sentito Bersani fare il nome di Marini... ha abbandonato la sala, seguito da tutti i grandi elettori SEL".

"La nostra decisione - aggiunge il Presidente del Consiglio regionale pugliese - non rappresenta una valutazione negativa per Marini, di cui abbiamo grande stima. La decisione di votare Rodotà è nella prospettiva di aprire una fase nuova, che ci viene chiesta a gran voce dal Paese".

Coloriti dai tratti leggeri dell'ironia, invece, i riferimenti raccolti sul web: "In una slancio di emulazione al piglio innovativo dimostrato dall'ultimo Conclave, come per Bergoglio ci si accinge ad eleggere, oggi, il mancato eletto di sette anni fa. E dopo l'elezione di Francesco, si completa il quadro con l'elezione del Lupo della Marsica".                                                                         

Ventricelli Liliana

Intanto affiorano i primi malconti nel Pd: "Ho vissuto un momento di grande e seria difficoltà nella riunione di stasera", posta su facebook Liliana Ventricelli, la giovane parlamentare pugliese,."non ho ritenuto opportuno che si votasse sulla proposta fatta perchè credo che sia necessaria un'ampia condivisione e non la mera ricerca di una maggioranza". E poi aggiunge: "Ho scelto il Pd e ho seguito sempre la linea del segretario, ma ora serve un percorso diverso. Non mi interessano i nomi, ma che tipo di prospettiva vogliamo dare a questo Paese".

E dopo la prima fumata nera, col tramonto dell'ipotesi Marini, Introna sottolinea: Duecentoquaranta voti per Stefano Rodotà, 163 dei quali dal Movimento 5 Stelle e 45 da SeL, più altri: con questa votazione, il paventato pericolo di un ‘governissimo’ PD-PDL si allontana e con la convergenza su Rodotà si apre una prospettiva di collaborazione con 5 Stelle, che può aiutare il centrosinistra a formare il nuovo Governo che il Paese attende”.

(gelormini@affaritaliani.it)

 

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