Gaza, l'appello pugliese
ai parlamentari PD
Bari – Non solo elezioni. Mentre Matteo Renzi si prepara alla battaglia in Aula sulle riforme, la situazione in medio Oriente è precipitata nuovamente e da tre giorni il bollettino di guerra a Gaza è uno stillicidio: mentre Israele ha fronteggiato una tempesta di 365 razzi, una media di uno ogni 10 minuti, è salito a 81 il numero dei palestinesi uccisi nei raid aerei dall’esercito israeliano ed il premier palestinese parla apertamente di genocidio. Per provare a riaprire il dibattito, l' Area Civati del capoluogo invita i parlamentari locali del Pd Dario Ginefra, Liliana Ventricelli e Gero Grassi, ed il segretario regionale - Michele Emiliano - a “prendere posizione affinchè il governo italiano sottoponga al premier Netanyahu la necessità di concordare un cessate il fuoco con Hamas, a tutela delle popolazioni civili dello Stato Palestinese e di Israele”.
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Dal canto suo, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha già chiarito che la tregua con Hamas “non è in agenda”: “Ancora una volta i palestinesi si trovano in mezzo tra l’irresponsabilità di Hamas e la dura risposta di Israele”, ha spiegato il segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon, intervenuto al Consiglio di Sicurezza. La dinamica provocazione – risposta innescata sin dalla fine del 2008, come racconta il direttore di Limes - Lucio Caracciolo - potrebbe avere esiti inattesi, vista la mutazione del contesto geo politico nel quale si inserisce, dal golpe egiziano all’Iraq mai del tutto pacificato - e l’incapacità crescente di Hamas di controllare i gruppi di estremisti e jihadisti all’interno della Striscia di Gaza e in Cisgiornadia. Intanto, le parole del presidente israeliano Shimon Peres pesano come un aut aut: o si ferma il lancio di razzi da Gaza, o un'operazione di terra, paventata da giorni, diventerà inevitabile.
(a.bucci1@libero.it)