Il noi parziale, vulnus
del Centrosinistra

Pomeriggio "primaverile", che in serata assumerà i risvolti d'autunno, all'ombra delle geometrie policrome di Sol Lewitt, in Sala Murat a Bari, nel segno di una ricerca di concertata interazione tra associazioni, cittadini, amministratori locali e semplici curiosi - lo spaccato di un pezzo di cittadinanza attiva - per provare a testimoniare "il valore della politica".
L'iniziativa lanciata dall'ARCA, Centro di Iniziativa Democratica, guidata dal Consigliere Comunale Carlo Polini, ha subito raccolto l'adesione degli altri Movimenti in azione, per la composizione di un fronte comune in grado di interloquire alla pari con i partiti e le forze del centrosinistra, all'insegna del tema dell'incontro: "Idee per il governo della città che vogliamo".
La pratica di una forma di testimonianza attraverso il rilancio di uno strumento “desueto”, come il documento politico, quale attività complementare all’esercizio della democrazia, attraverso una delle forme più “consuete” di partecipazione: il ritrovarsi per confrontarsi, controllarsi e stimolarsi. L’ARCA, attraverso diverse forme, lo fa da sempre (almeno da quando è nata) e continua a farlo costantemente e non solo in periodi elettoralmente caldi.
Ad illustrare i capisaldi del “Documento”, consegnato alla città e definito: ‘aperto’ e pronto a ricevere il contributo arricchente di tutti - a partire dalle altre associazioni -, alcuni degli esperti che hanno guidato e apportato esperienza, competenza e conoscenza alla sua stesura nei diversi segmenti, in cui esso è articolato.
Il sociologo Enzo Persichella, per la Città metropolitana e gli aspetti del Welfare; l’ex Preside e Resp. CGIL Scuola, Gianni Milici, per la formazione e l’istruzione; il ricercatore del CNR e membro della Consulta cittadina per l’Ambiente, Filippo Notarnicola, per le problematiche ambientali e le scelte amministrative inerenti la salvaguardia del patrimonio “ambiente”; la ricercatrice e docente Università di Bari, Letizia Carrera, per il grande teme del lavoro, la parità di genere e la valorizzazione della risorsa donna.

Una presentazione dinamica del contributo dell’Associazione al dibattito politico avviato. In funzione degli appuntamenti amministrativi ed europei del prossimo anno che, prima delle conclusioni del presidente dell’ARCA, Carlo Paolini, ha registrato gli interventi di Leo Palmisano, (Manifesto per Bari), di Maria Laterza, (Bari per la cultura) e dell’assessore Elio Sannicandro, anch’egli in corsa per la candidatura a Palazzo di Città.
Un approccio alla ricerca di un filo comune e aggregante, per unire le forze e consolidare in un’unica voce le istanze e gli auspici unitari in un centrosinistra provato, anch’esso, dal proliferare di personalismi, nonché dal dilagare di forme surrettizie di lotta politica. Falle e incrinature che offrono il fianco, a detta di presenti a proposito di alcuni interventi dal sapore “grillino”, a chi persiste nel perseguimento di forme plurali di azione politica, che di larga e aperta presentano solo l’architettura di programma, ma che poi all’atto pratico rinnegano la coralità del noi, per intimarne - con saccenteria o minacce di veto - la contraddizione di una sua applicazione “parziale”.
Zavorra, naturalmente, nelle ali di chi si sforza di alleggerire, dinamizzare e rendere più attraente la partecipazione ai processi di discussione politica, di spinta dell’azione riformatrice e di coltivazione di nuovi spazi e forme di dialogo insieme alla ricerca di nuovi interlocutori. Un punto debole storico della sinistra, che da tempo ha messo radici anche tra le fronde del centrosinistra: professare l’unità, ma marciare in libertà. Coltivare l’esercizio del sogno, trascurando o dissipando la dose necessaria di realismo. Dibattito aperto e lavoro non facile per i costruttori d’intesa.
(gelormini@affaritaliani.it)
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