La stagione del turismo dopo Bit 2014 (di G. Fucili)
di Giacomo Fucili
Restano moderatamente ottimistiche le previsioni degli Operatori a chiusira della Borsa Internazionale del Turismo (Bit) 2014, data la fiducia diffusa su un lento ma significativo recupero dell’economia internazionale.
Aspettative piuttosto simili a quelle successive ad altri periodi critici come le ultime guerre del Golfo: sia quella del ’90 sia l’altra del 2000, che segnarono profondamente la ridefinizione degli assetti dell’intero comparto turistico intercontinentale.
Pochi problemi e riconferma d’attenzioni per prodotti di fascia alta, tra cui spiccano le destinazioni degli Emirati Arabi, con Dubai che conserva il suo appeal ricco di suggestione esotica, quale risultante di tradizione e modernismo proposte sullo sfondo di un paesaggio unico come il deserto mediorientale.
Sempre in quell’area, un favorevole riscontro lo registra il Sultanato dell’Oman, col suo orizzonte ricco di offerte e novità, tra voli diretti e mari incontaminati.

Mentre sulle rotte più tradizionali si consolida la piattaforma ‘sostenibile’ della Turchia, dove i miglioramenti delle strutture, già di buon livello, accentuato l’attrattività di una destinazione che non conosce limiti di crescita.
Ad affascinare è il mix di modernismo occidentale nel tradizionale contesto mediorientale, oltre a rappresentare la vera porta, sia geografica che culturale, per l’immaginario collettivo diffuso, verso l’ancora inesplorata e sconfinata prateria asiatica.
Italia. Se l’offerta balneare alletta soprattutto la domanda interna e di prossimità, sono le Città d’Arte e l’entroterra dei Borghi a giocare un ruolo primario verso la quella estera, decisamente più redditizia.
Una miriade di proposte che andrebbe indirizzata verso soluzioni consortili o di distretti, per razionalizzarne i costi di promozione, esaltando la logica dei sistemi turistici: in grado di articolare al meglio un’offerta – per sua natura- votata alla frammentazione.
Girando tra stand e padiglioni due esempi regionali, tra i molti, hanno attratto più di altri visitatori, curiosi e operatorio del settore: quello delle Marche e quello della Puglia.

Accoglienza, integrazione tra entroterra e costa, pluralità delle declinazioni in funzione delle diverse tasche, strutture ricettive adeguate e di qualità, e soprattutto la splendida prerogativa paesaggistica dei luoghi, accompagnata da ottima cucina locale, all’insegna di un livello generale enogastronimico di tutto rispetto.
Un’ultima curiosità la crescente vendita on-line di prodotti turistici, di pacchettin “tutto compreso” e della formula sempre più diffusa dell’all inclusive. Dopo le prenotazioni ‘low cost’ dei voli aerei e dei soggiorni alberghieri business, il sistema è sempre più utilizzato, rendendo vano il ricorso all’agenzia di viaggi.
Un fronte sul quale il comparto dell’intermediazione da tempo è costretto a misurarsi e sul quale si giocherà il suo futuro, in funzione della capacità e del tasso di innovazione e di adeguamento ai nuovi tipi di domanda e di servizi, che il mercato continuerà a richiedere: in tempi e forme sempre più veloci.