Le terme: sale, sole e salute
Il sapore del benessere in Puglia

A seconda della strada d’accesso che si decide di percorrere, i colori di Margherita di Savoia sono tanti quanti i petali non sfogliati di un legame senza tempo e senza età, che di generazione in generazione si rinnova con l’incedere puntuale della primavera, che annuncia e prepara l’estate balneare di questo angolo di Puglia dall’orizzonte largo e profondo, sul fronte variegato e familiare del Mare Adriatico.
Dal rosa dei fenicotteri ormai padroni di casa del Parco naturale della Zona Umida e dei riflessi relativi dei “laghi di sale”: le vasche di concentrazione e decantazione delle saline più grandi d’Europa, al bianco accecante delle montagne di sale, appena affiorato dopo un intricato gioco di passaggi d’acqua di mare tra invasi, canali e paratie.
Dal bruno ferroso dell’immensa spiaggia e degli arenili coltivati, alla fantasmagoria dei colori dell’incalcolabile schieramento di ombrelloni e di quelli dei prodotti più tipici locali: l’arancio delle carote, l’avorio delle cipolle e il dorato delle patate. Ma anche il giallo-dolce delle “percoche”, il rosso vellutato delle pesche, quello vermiglio dei pomodori e il verde vivace di fagiolini, bietole, cicorie e tanni di zucca.
Non ci sono fonti in questo paradiso di salute per bambini e famiglie, se non la più immensa e naturale di tutte: il mare. Nell’originale rete di vasche comunicanti, sotto lo sguardo vivo di fenicotteri rosa, aironi cinerini e cavalieri d’Italia, è l’azione del sole a rendere quelle acque “madri”, aumentando la concentrazione dei sali e dando loro proprietà terapeutiche particolari. Acque salso-bromo-solfo-iodiche, al cui contatto prolungato per decenni anche i fanghi acquisiscono proprietà curative di estrema efficacia.

Acque ricche, quindi, di coadiuvanti naturali per la cura e la prevenzione di disfunzioni delle vie respiratorie. Ma anche idonee a cicli di “bagni iodati”, indicati per la cura della psoriasi e altre forme di malattia della pelle. E se l’Egitto era un dono del Nilo, queste acque e questi fanghi (mai rigenerati) sono un dono del sole di Puglia.
Valorizzati da moderni stabilimenti termali convenzionati col SSN (Terme MdS), da un innovativo centro benessere (Spa Club), da un Centro di Sordità Rinogena; da un Centro di Broncopneumologia e Riabilitazione Respiratoria, da una palestra, da un Reparto Ginecologico; da un’elegante struttura ricettiva (Grand Hotel Terme) e da un Ristorante Tipico per valorizzare la proposta eno-gastronomica di Puglia (Aqua).
Core business degli stabilimenti termali di Margherita di Savoia restano, comunque, i classici reparti per le cure inalatorie, la fango-balneo terapia e i vari tipi di massaggi. Tutti legati a quelle acque esenti da flora patogena, tanto da essere definite “batteriologicamente pure”, e ricche di una microfauna e di una microflora tipiche che conferiscono all’acqua il caratteristico colore rossastro.
(gelormini@affaritaliani.it)