Magistro: 'Gargano, la morte del turismo per mano della Capitaneria di Manfredonia'. L'appello a Vendola e Introna
"L'ulteriore ordinanza che sarebbe stata emessa dalla Capitaneria di Porto di Manfredonia, con l'interdizione di utilizzo di costa e di grotte da Mattinata a Vieste, equivale ad una certificazione di morte per il turismo del Gargano", lo afferma in una nota diffusa Mimmo Magistro, presidente de I socialdemocratici, già dirigente del Settore Demanio Marittimo della Regionale Puglia nei primi anni 2000.
"Non è più il momento di tergiversare. Si convochi ad horas il Consiglio Regionale - prosegue Magistro - e si chieda l'intervento del Ministero dei Lavori Pubblici , della Direzione Marittima e della Procura di Foggia, per accertare se nell'atteggiamento della Capitaneria di Manfredonia possano concretizzarsi atteggiamenti di ingiustificato procurato pericolo con danni irreparabili all'occupazione ed alla economia dell'intero territorio".

"Si dovrà pure accertare le omissioni di questi anni di organi della Regione Puglia - aggiunge ancora - per interventi che avrebbero dovuto farsi e non sono stati fatti nei casi segnalati dagli studi di insigni esperti e che, comunque, sono limitatissimi rispetto ai lunghi tratti di costa che l'insipienza, l'impreparazione e la precipitazione hanno indotto a interdire".
"Proibire l'uso non solo di aree marittime, ma di superfici a ridosso delle falesie per una larghezza doppia rispetto all'altezza della stessa, è una decisione che pare assolutamente abnorme se non collegata a studi scientifici e a veri circostanziati pericoli. Poichè, comunque, trattasi di problemi secolari, si sarebbe potuto benissimo procedere con incontri preliminari in Prefettura ed ad una verifica mirata, pezzo per pezzo, per toccare con mano anche realtà che già sono in sicurezza".
In tal senso Mimmo Magistro, ha rivolto un appello al Presidente della Giunta, Nichi Vendola e del Consiglio Regionale, Onofrio Introna.
(gelormini@affaritaliani.it)