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Marasco: "Efficienza e rapidità: inutili, senza legalità". A caldo: il sindaco Mongelli e Scalfarotto (Pd)

Le dichiarazioni a caldo sugli arresti al Comune di Foggia:

Sindaco Gianni Mongelli (Pd) - “Con riferimento agli avvenimenti giudiziari che hanno riguardato il Comune di Foggia e che hanno portato all’arresto del dirigente ai Lavori Pubblici e SUAP, Ingegnere Fernando Biagini e del consigliere comunale Massimo Laccetti, il sindaco Mongelli, fatte salve le garanzie del caso e il principio di presunzione di innocenza, esprime viva preoccupazione per quanto emerso dalle indagini.

Confidando pienamente nell’operato della magistratura, assicura la massima collaborazione per l’accertamento della verità. Nel contempo, fa proprio l’invito del Procuratore Capo di Foggia, Leonardo Leone De Castris, affinché eventuali altri soggetti coinvolti nella vicenda si rendano disponibili a collaborare con le autorità inquirenti. Comunica, inoltre, di aver avviato le procedure per garantire la funzionalità e la continuità dell’attività amministrativa dei servizi comunali interessati.”

 

Marasco FG
 

Augusto Marasco, Candidato Sindaco per la coalizione di Centrosinistra - “Efficienza e rapidità delle decisioni a niente servono senza legalità”. Il candidato sindaco di Foggia per il centrosinistra, Augusto Marasco, commenta così le notizie sull’inchiesta giudiziaria che ha interessato il Comune di Foggia. “Allo scontato rispetto per i diritti di garanzia delle persone indagate – aggiunge Marasco – considerando che si sta svolgendo un’importante campagna elettorale, dobbiamo ribadire scelte realmente impegnative sul fronte della legalità che è il più importante dei fattori dell’arretratezza culturale, sociale ed economica”.

“Sì, anche economica – sottolinea il candidato sindaco – perché scorciatoie e violazioni di legge drogano la concorrenza a svantaggio di chi lavora e intraprende rispettando le regole e si rivelano sempre un costo in più a carico di tutta la collettività. A poche ore dalla giornata in ricordo di Franco Marcone, ucciso il 31 marzo del 1995 proprio mentre Foggia viveva la sua prima campagna per l’elezione diretta di un sindaco – conclude Marasco – la politica deve fare un salto di qualità formidabile per far diventare Palazzo di Città e l’economia gravitante attorno a Palazzo di Città un modello di trasparenza e di attrattività di buona impresa e buona occupazione”.

 

Scalfarotto
 

Ivan Scalfarotto (Pd) - L'arresto di un consigliere comunale e di un dirigente del Comune di Foggia chiama la politica a riflettere. Lo stato delle indagini e la scarsità delle notizie disponibili non autorizzano posizioni innocentiste o colpevoliste per partito preso; tuttavia la gravità delle ipotesi formulate dagli inquirenti, concussione e tentata concussione, non consente di limitarsi all'ovvia piena fiducia nell'operato della magistratura.

Nelle accuse formulate, infatti, emerge un meccanismo tristemente noto nei funzionamenti e nei malfunzionamenti della pubblica amministrazione: quello del patto scellerato tra funzionari infedeli e rappresentanti politici per estorcere indebite dazioni alle imprese del territorio. Un sistema criminoso e criminogeno la cui eradicazione non può essere affidata solo alla repressione, ma ad un'oculata azione di controllo e prevenzione.

Un dovere che ricade sulla politica nel suo insieme, ma è particolarmente obbligatorio per il centrosinistra, per quelle forze che hanno nel loro dna il valore della trasparenza e della correttezza amministrativa. Gli impoveriti Enti Locali del Mezzogiorno, un Comune che come Foggia ha dovuto assoggettarsi alle forche caudine del decreto "salva città" non possono e non devono permettere che la mala pianta della corruzione sottragga altre risorse al bene comune. Confido che la classe dirigente locale, specie quella del Partito Democratico e del centrosinistra, si impegni con coraggio e determinazione per cogliere questo obiettivo.

(inesmacchiarola1977@gmail.com)

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comune di foggiaarrestimarascomongelliscalfarotto


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