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Elio Petri

Con i suoi film straordinari – come “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, “La classe operaia va in paradiso”, “A ciascuno il suo”, “Todo modo” – Elio Petri ha anticipato idee, stili, atmosfere e paradossi del miglior cinema civile italiano contemporaneo. È stato forse questo eccessivo “essere avanti” coi tempi ad attirargli molte critiche e a relegarlo per lungo tempo in un cono d’ombra. La sua lezione va ora riscoperta.

Nel ricordare il trentennale appena trascorso della sua scomparsa, il GET -Centro per la ricerca e la didattica dell’immagine- in collaborazione con Apulia film Commission, la Mediateca Regionale Pugliese e il Piccolo Museo Didattico del Cinema (iniziativa cofinanziata dal PO FESR Puglia 2007-2013), propone la rassegna “Morale - Formale. Il rigoroso cinema di Elio Petri”.

Si tratta di una retrospettiva completa del cinema di Elio Petri, che si terrà in due giorni della settimana per quattro appuntamenti: il mercoledì in Mediateca Regionale Pugliese con due proiezioni giornaliere (alle 10.30 e alle 16.30), mentre il giovedì sera, alle 21 al Cineporto, con la visione di quattro titoli scelti dalla curatrice della rassegna Angela Bianca Saponari, che ogni settimana introdurrà la pellicola con una presentazione critica. In cartellone “I giorni contati” (28 febbraio), “La decima vittima” (7 marzo), “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” (14 marzo) e “Todo modo” (28 marzo).

Salvo Randone   Elio Petri (1)

La rassegna seguirà un ordine rigorosamente cronologico iniziando in Mediateca, mercoledì 27, con il primo film a cui Elio Petri ha collaborato come sceneggiatore (“Roma ore 11” di De Santis, del 1951), il suo primo cortometraggio (“Nasce un campione” del 1954) e il primo film lungo (“L’assassino” del 1961). Nei successivi appuntamenti del mercoledì in Mediateca, saranno programmati: “Il maestro di Vigevano” e “Alta infedeltà”, film a episodi che comprende “Peccato nel pomeriggio” di Petri (6 marzo); “A ciascuno il suo”, “Un tranquillo posto di campagna” e il cortometraggio “Tre ipotesi sulla morte di Giuseppe Pinelli” (13 marzo); “La classe operaia va in paradiso” e “La proprietà non è più un furto” (27 marzo).

Al Cineporto di Bari, inoltre, verrà esposta la collezione della Mediateca dei manifesti de “La Decima Vittima”, particolarmente significativi per leggere il rapporto tra costume e cinema e la nascita in Italia in quegli anni di una cultura “pop”. Il film di Petri e la sua grafica pubblicitaria ne sono un esempio paradigmatico come ci dimostra l’intervento critico di Patrizia Calefato che affiancherà la mostra di manifesti. Al termine della rassegna, tutti i titoli saranno disponibili in libera visione presso la Mediateca sulle postazioni o su prenotazioni di gruppo in sala. Saranno disponibili anche gli interventi critici in streaming dal Cineporto di Bari, sul sito web della Apulia Film Commission e indicizzati sul sito della Mediateca.

L’ingesso è libero, per informazioni sul calendario completo consultare il sito: www.apuliafilmcommission.it.

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