A- A+
PugliaItalia
‘Mediterraneo frontiera di Pace’ attesa per la presenza anche dell’Europa

60 vescovi cattolici da 20 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, di tre continenti Europa, Africa e Asia, con rispettive delegazioni, arriveranno a Bari da mercoledì 19 febbraio per l’Incontro di riflessione e spiritualità “Mediterraneo, frontiera di pace”, che culminerà con la Visita di Papa Francesco e la Messa celebrata in piazza Libertà (piazza Prefettura), che si svolgerà domenica 23 febbraio 2020.

Mediterraneo lago di pace

"Domenica, attendiamo circa 50mila fedeli a Bari - ha annunciato il sindaco Antonio Decaro - la macchina organizzativa è pronta, anche dal punto di vista dei trasporti". Per la Santa Messa del Papa, già confermata la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, oltre la presenza di alcuni ministri.

sassoli

L’attesa invece permane per un’eventuale conferma del Presidente del Parlamento Europeo, Davide Sassoli, se non altro per testimoniare attenzione e presenza dell’Europa ad un evento che avrà al centro degli incontri anche i temi dell’accoglienza, delle migrazioni e della convivenza sociale.

Mattarella Francesco2

La macchina organizzativa è a lavoro per gli ultimi dettagli, Bari per cinque giorni ospiterà il sinodo di vescovi e cardinali. E anche la distribuzione dei biglietti gratuiti, per i fedeli che vorranno partecipare all'evento di domenica, nelle rispettive parrocchie o potrà farlo ai varchi di accesso e ai parcheggi che saranno allestiti a Bari.

All'organizzazione della giornata contribuiranno più di 500 volontari. "Ora - ha sottolineato Decaro - stiamo completando il montaggio della copertura del palco, un palco enorme che ospiterà tutti i vescovi cattolici per la preghiera del Papa, che sarà una preghiera con i fedeli. Ricordo che c'è il sistema ferroviario che permetterà dalle prime ore della mattina di domenica di trasportare 18mila viaggiatori. Sarà una bella giornata, una giornata in cui avremo la possibilità di pregare per la pace e sarà una giornata in cui ci sarà la presenza delle istituzioni più autorevoli del nostro Paese. Un incontro sinodale che ha valenza politica internazionale".

Sole Decaro

Per il grande evento, con percorsi concreti di riconciliazione e fraternità fra i popoli in un'area segnata da guerre, persecuzioni, emigrazioni e discriminazioni, sarà un’azienda di Corato (Ba), la Tangari Made in Italy, a realizzare le casule che Papa Francesco e i vescovi delle Chiese affacciate sul Mar Mediterraneo indosseranno per il momento liturgico finale col Santo Padre.

L’azienda coratina, che da tre generazioni esporta in tutto il mondo il Made in Italy dell’Arte Sacra e da diversi anni attraverso il suo brand “Ecclesia” anche l’abbigliamento religioso e liturgico, ha ricevuto dalla Cei l’incarico di realizzare le casule (200) e le stole (500) per tutti i sacerdoti e i diaconi (100) che domenica 23 febbraio saranno impegnati in Corso Vittorio Emanuele alla solenne celebrazione con la presenza di Papa Francesco.

foto casula Vescovi 01

Per quest’ultimo la Tangari Made in Italy, su richiesta di S.E. Mons. Francesco Cacucci e dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, ha curato la progettazione e la realizzazione di una casula con mitra papale che indosserà durante l’Angelus.

“Il nostro ufficio stilistico ha dovuto ricercare un tessuto che fosse in linea con lo stile semplice ed elegante di Papa Francesco - spiega Paolo Tangari, amministratore della Tangari Made in Italy - una volta individuato un filato con queste caratteristiche (composto principalmente da lana e seta) è stato effettuato un bagno di colore per ottenere la stessa tonalità delle casule dei concelebranti. Il mix della tonalità dei colori tra la seta e la lana fa emergere il fascino dello stolone. La veste papale avrà uno stolone ricamato con la Croce simbolo dell’evento e tanti piccoli dettagli attorno al collo. In aggiunta alla Casula c’è anche la Mitra, che riprende lo stesso tema”.

foto casula Vescovi 02

Per questo importante evento si è messa a lavoro anche la quarta generazione della famiglia Tangari: Francesco, figlio di Paolo, vent’anni, studente presso l’Accademia delle Belle Arti, ha ideato il ricamo principale che sarà cucito sulle casule del Papa e dei celebranti con una rinnovata interpretazione del tema dell’evento. “Disegnato in chiave moderna - dice Francesco Tangari - il pesce (Ichthys) richiama il suo habitat naturale, il mare, ed è il più antico simbolo di appartenenza a Cristo e alla Comunità cristiana. Il colore del ricamo, pertanto, ricorda le terre bagnate dal mare, simbolo di uguaglianza, ma anche la Terra di Bari, ricca di ulivi, consolidando il tema della riconciliazione e della Pace. L’occhio di colore azzurro rappresenta il Mediterraneo e il suo ecosistema”.

Bassetti papa Francesco

E’ stato un lungo lavoro (partito dallo scorso mese di novembre) ricco di responsabilità per l’azienda di Corato, che non è alla sua prima esperienza nelle visite ufficiali di Papa Francesco in Puglia: nel 2018, infatti, in occasione della visita del Pontefice a Molfetta per commemorare il XXV Dies Natalis di Don Tonino Bello, la Tangari Made in Italy ha realizzato una speciale casula con il ricamo che richiama la croce, simbolo che ha sempre distinto e accompagnato la storia e l’immagine di Don Tonino Bello durante il suo percorso terreno.

“La veste che indosserà il Pontefice a Bari - fanno sapere dalla Tangari Made in Italy - resterà a Bari in ricordo dell’evento, mentre la seconda sarà conservata nella Sagrestia Pontificia”.

(gelormini@affaritaliani.it)

Commenti
    Tags:
    mediterraneo frontiera pace bari puglia papa francesco europadavide sassolisergio mattarellagiuseppe conteantonio decarovescovi sinodo







    
    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.