Concorso Miss India
Offensivo per i Marò
"Un concorso di bellezza per miss India a Bari, la città capoluogo della regione dei nostri Marò, detenuti proprio in quel Paese da ormai due anni, suona non solo come una provocazione, ma anche come una vera e propria offesa a tutta l'Italia", lo dichiara in una nota Luigi d'Ambrosio Lettieri, coordinatore cittadino FI-PdL Grande Città di Bari.

"Ci auguriamo da una parte che gli organizzatori desistano ragionevolmente da tale iniziativa. E dall'altra che il sindaco di Bari trovi il tempo, per quel che vale, di uscire dal servizio permanente effettivo di presidente del Pd in perenne campagna elettorale, per portare acqua al mulino dei suoi orticelli e dall'ossessione di nuove poltrone da conquistare, in giro per la regione, l'Italia e l'Europa, per battere un colpo su una vicenda che aggiungerebbe dolore ai familiari e vergogna alle istituzioni".
Rabbia e risentimento di molti si sono rapidamente riversati sulla rete, a cui è seguita la presa in considerazione di un annullamento dell'evento. "Stiamo riflettendo sull'eventualità di cancellare la tappa di quest'anno prevista a Bari - ha affermato Maria Rindone, una delle organizzatrici - ed è molto probabile che non ci sarà, per non rischiare problemi di ordine pubblico. Avevamo pensato alla Puglia per promuovere, anche in piccolo, un ponte tra i due popoli e il turismo nella regione".
"Tutto era nato quando non esisteva alcun problema tra Italia e India - si è giustificata ancora Rindone - si trattava solo di un evento culturale e certamente non di un'occasione per sbeffeggiare la situazione dei marò".
Lo scorso 30 novembre - con la delibera numero 00785 - l'evento aveva ottenuto il patrocinio gratuito dalla giunta comunale di Bari. "Lo abbiamo concesso - spiegano da Palazzo di Città - per non creare discriminazioni razziali e contrarie alla nostra Costituzione. Il sindaco Emiliano - come è noto - segue costantemente il caso dei due marò pugliesi".
(gelormini@affaritaliani.it)