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Pagliaro (FI) chiede dimissioni ministro Lezzi e lancia la sfida in Salento

Paolo Pagliaro Dirigente Nazionale di Forza Italia e Presidente del Movimento Regione Salento, torna sul caso TAP e chiede le dimisiioni del ministro Barbara Lezzi, lanciando la sfida elettorale in Salento: “È in evidente difficoltà la ministra Barbara Lezzi, che in modo confuso cambia le carte in tavola, prova ad offendere, esce fuori dalle righe e risponde a vanvera in modo nervoso e confusionario”. 

TAP LEZZI

“Cara signora Lezzi - scrive Pagliaro in una nota diffusa - andiamo per gradi: lei, dopo aver detto che non deve rispondere ha però risposto, e già qui si nota un certo affanno tra pensiero e azione, poi mi ha definito un berlusconino di turno della televisione locale".

"Mi fermo un attimo su questo concetto, lei pensa di offendermi? Lo sa che per me è un complimento grandissimo essere paragonato al Presidente Berlusconi? Non è degna proprio di nominarlo perché se lei riuscisse a fare nella sua vita un milionesimo di quello che ha fatto Berlusconi forse potrebbe dire di aver prodotto qualcosa e invece è una miracolata della politica e senza nessuna preparazione si ritrova a rovinare il Paese e purtroppo principalmente il Sud".

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"Poi le voglio rispondere su un particolare molto importante, siccome non è brava a leggere le carte, le consiglio di andare a vedere la posizione di Forza Italia su TAP, ha detto sì ma non a San Foca, può andare a trovare i documenti del dicembre 2013 ad esempio, io mi sono informato anche se non ero ancora entrato in Forza Italia, dove arrivai nel 2015, ma combattevo le battaglie con il mio Movimento Regione Salento, così come nel 2009 quando fu trasferita da Lindinuso a San Foca non ci fu nessun consiglio regionale o commissione dove si discusse o si votò per questo approdo. Vada a trovare i documenti e dimostri il contrario; coerentemente il Presidente Berlusconi lo ha ribadito in campagna elettorale, perché noi non abbiamo bisogno di mezzucci per racimolare voti, noi facciamo politica in maniera seria".

"Infine, potrei stare qui per ore a spiegarle tante cose, mi soffermo però soltanto un attimo per ricordarle dov'era la televisione locale quando lei ancora non sapeva cosa fare da grande. TeleRama era, è, e sarà sempre al fianco dei salentini come televisione militante, sentinella del territorio. Facciamo del pluralismo il nostro cavallo di battaglia da 30 anni e per un periodo abbiamo offerto anche gratis al suo movimento uno spazio televisivo per mandare in onda un vostro TG".

"Proprio per questo modo liberale di lavorare siamo stati attaccati da tutti i potenti di turno: da Vendola a Fitto. Ha mai sentito parlare delle dieci battaglie di TeleRama lanciate nel 2007? Si sorprenderà nel trovarci anche il rischio gasdotti nel Salento".

"Si informi e prima di nominare TeleRama e qualsiasi giornalista provi a fare un buon esame di coscienza. Per quanto mi riguarda non ho mai usato la mia televisione per fini personali, abbia rispetto, sono un esponente politico che ha spazio su tutti gli organi di informazione, guardi la mia rassegna stampa, e un po' di meno anche nella mia televisione fatta di giornalisti liberi e con la schiena dritta".

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"Cara signora Lezzi - aggiunge Pagliaro - io lavoro da quando avevo 14 anni, in modo serio e onesto, e ho combattuto mille battaglie per questo territorio, non come lei che ha sfruttato il Salento e le sue problematiche per quella poltrona che non vuole mollare".

"Cara ministra, e poi concludo, perché mi rendo conto che le sto dedicando anche troppo tempo, lei deve dimettersi non per aver autorizzato o avallato il gasdotto, no assolutamente no, io le credo quando dice di essere contraria a TAP, lei deve dimettersi perché ha fallito, perché ha promesso di bloccare l'opera in 15 giorni, perché un politico serio e onesto si deve dimettere quando non riesce a mantenere le promesse. Lei ha tradito i salentini. E la smetta di fare la vittima, il Salento è casa sua, nessuno la minaccia ma lei ha finito di prendere voti, perché ormai le persone hanno capito il bluff che c'è dietro ad un movimento di persone messe lì a caso per sfruttare una strategia comunicativa dell'odio".

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"Si dimetta signora Lezzi, io non le chiedo di andare a casa ma di ricandidarsi e la sfido, sono pronto a sfidarla nel collegio uninominale, così capirà come stanno le cose; le ricordo signora Lezzi che nel 2012 quando si presentò al consiglio comunale prese 33 voti, oppure lo ha dimenticato?"

"Invece di rispondere adesso, con quel video dove grida senza senso, perché non mi ha riposto quando le ho posto delle questioni importanti come ministra del Sud su Quotidiano chiedendole attenzione sul riordino territoriale, sul federalismo fiscale vantaggioso per il sud, sulle infrastrutture, sull’Ilva, in quel momento ha fatto finta di nulla".

"Perché se ama il Salento non è andata a combattere battaglie incatenandosi per ottenere l'alta velocità fino a Lecce tanto per fare un esempio? Di lei ricordiamo solo tante chiacchiere, come la storiella dei condizionatori, del caldo e del PIL in crescita".

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"Ricorda cara ministra nel 2013, a novembre, quando eravamo insieme nel teatro di Melendugno e già all'epoca parlai di festival dell'ipocrisia intorno all'argomento del gasdotto, dicendo che non si poteva fare nulla se non cambiare il punto di approdo, e lei invece gridava dalla platea che lo avrebbe fermato. E lanciai la sfida dicendo che si accettano scommesse, può andare su youtube a vedere il video di quell'intervento. Ecco cara ministra quel giorno mentre lei si battibeccava in pieno stile 5 stelle sputando sentenze con Loredana Capone e Teresa Bellanova, in quel teatro io le spiegavo cosa stava succedendo ma lei no, aveva già in mente di usare l'emotività delle persone per i suoi fini carrieristici, d'altronde non mi sembra che prima di arrivare in politica lei avesse un lavoro così prestigioso".

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"Concordo con lei quando dice che il M5s non ha vinto solo per TAP (nel Salento sì), forse avete vinto anche per il reddito di cittadinanza, ma visto che questo per lei non è un problema si dimetta e poi si ricandidi di nuovo, dimostri onestà".

"Detto questo cara signora Lezzi le rinnovo l'invito, si dimetta, io la sfido, in modo democratico, misuriamoci in un collegio qui nel Salento! Ormai tutti hanno capito tutto - conclude Pagliaro - lei è stata smascherata, e questo atteggiamento che sta avendo, attaccando tutti in quel modo, dimostra che lei è in netta difficoltà. Si dimetta, la politica è una cosa seria. Basta chiacchiere”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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