In merito all’archiviazione dell’inchiesta nei confronti dell’ex sovrintendente della Fondazione Petruzzelli Giandomenico Vaccari su una presunta ‘parentopoli’, il sindaco Michele Emiliano dichiara quanto segue: “Ho preso visione del decreto di archiviazione del Gip di Bari che, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, ha prosciolto da ogni accusa Giandomenico Vaccari".
"Dal documento processuale emerge che Vaccari fu costretto - a causa dell’improvvisa indisponibilità dell’orchestra della Provincia di Bari negli ultimi giorni di dicembre del 2010, comunicata e decisa allora dal presidente della Provincia Francesco Schitulli - ad assumere 14 orchestrali della stessa orchestra e che tanto fece al solo fine di evitare un danno alla Fondazione, e quindi al solo fine di realizzare l’interesse pubblico.
La figura di Vaccari (e indirettamente di tutto il CdA da me presieduto, oltre che del consigliere comunale Luigi Fuiano) esce non solo totalmente riabilitata, ma stigmatizzata dal giudice come persona che, di fronte ad una situazione non altrimenti fronteggiabile, fece la cosa giusta al momento giusto, pur forzando la normativa vigente in mancanza di altre possibilità giuridiche.
Il decreto di archiviazione è la risposta definitiva alle volgari e vergognose speculazioni politiche del partito berlusconiano di Bari che, all’epoca della scoppio della bolla mediatica su questi fatti, lanciò al mio indirizzo pretestuose accuse”.
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“L’anno scorso il PdL ha sollevato un problema che atteneva e attiene alla sfera dell’etica amministrativa e politica, non ad ipotesi di reato", dichiara
Luigi d’Ambrosio Lettieri, coordinatore PdL Grande Città di Bari. "Che al Petruzzelli una
Parentopoli ci sia stata, è di tutta evidenza ed è una circostanza che non è stata smentita - aggiunge - né poteva esserlo, dall’archiviazione disposta dal giudice De Felice".
"Anzi, paradossalmente, le motivazioni addotte rafforzano le ragioni della nostra segnalazione che intendeva stigmatizzare comportamenti in pieno conflitto di interesse di componenti sindacali e partitiche che avrebbero finito col nuocere proprio ai lavoratori. Come puntualmente è avvenuto".
"Perché sia chiaro che a compromettere la vita professionale di questi lavoratori precari non è stato, come si vuol far credere, il caso portato alla ribalta dal PdL - che era a loro tutela e a tutela di tutti i lavoratori, compresi quelli che non hanno santi in paradiso, parentele o cognomi più o meno noti - ma la gestione della Fondazione, duramente contestata e messa in discussione dal consiglio di amministrazione e in primis dalla stessa Regione Puglia, in aperto contrasto col sindaco Emiliano in qualità di presidente della Fondazione, nonché dalla Corte dei Conti e che ha poi portato alla nomina di un commissario".
"Dal canto nostro, abbiamo sempre tenuto a mente e a cuore il Teatro Petruzzelli, quale patrimonio dell’intera città. A dimostrarlo i nostri numerosi interventi parlamentari a favore sia del Teatro per l’adeguamento degli organici e delle risorse, sia di quegli stessi lavoratori i cui ricorsi sono spesso stati rigettati dal giudice e che chiedevano stabilizzazione e attenzione. Interventi declinati in interrogazioni e in una lettera diretta all’allora ministro del Lavoro, Elsa Fornero, datata 30 ottobre 2012, con la quale richiedevo l’apertura di un tavolo interministeriale per ricercare una soluzione condivisa al fine di ridare speranze fondate e dignità del lavoro a chi se ne vedeva sottratto".
"Il familismo amorale non è un reato del codice né civile, né penale. Ma non per questo è meno devastante e pericoloso”.