A- A+
PugliaItalia
Piano riordino ospedaliero definitivo Le polemiche, però, non si placano

Il presidente della Regione Puglia dichiara: "Il piano di riordino ospedaliero è diventato finalmente definitivo. Dopo un'analisi collettiva e partecipata durata esattamente un anno abbiamo finalmente terminato il lungo lavoro di approvazione del Piano che riconvertirà ospedali inutili, pericolosi, che consentivano il sottoutilizzo del personale, in moderne strutture di lungodegenza per malati cronici, in ambulatori diagnostici territoriali e in ospedali di comunità".

foto3 confza stampa sanità
 

"Gli ospedali riconvertiti erano il frutto di scelte sbagliate del passato - sottolinea Emiliano - che avevano fatto aprire ospedali in molti comuni consentendo il moltiplicarsi inutile dei primari e dei reparti. Gli ospedali piccoli disperdono il personale che così viene sprecato,lasciando l'organico degli ospedali  più efficienti senza adeguato rinforzo".

"Si aggiunga - prosegue il Governatore - che solo grandi numeri per ricoveri ed interventi fanno l'efficienza di una struttura ospedaliera. Un punto nascita sotto 1000 parti all'anno (poco più di tre parti al giorno) non giustifica strutture aperte 24ore su 24 e mette a rischio le puerpere perché il personale non ha sufficiente esperienza dei casi più difficili. Analogamente avere punti nascita e pronto soccorso senza terapia intensiva e sala rianimazione era un rischio troppo grande per la salute dei pazienti".

"Anche queste strutture aperte 24 ore su 24 consentivano il sottoutilizzo di personale (anche dei preziosissimi ed introvabili anestesisti) a scapito dei pronto soccorso dei grandi ospedali, gli unici dotati dei reparti per gestire codici gialli e rossi, gli unici che giustificano davvero l'esistenza di un pronto soccorso".

Sanità Commissione Emiliano
 

"Alcuni ospedali poi sono stati classificati come ospedali di base. Sono ospedali essenziali con pochi reparti dotati di pronto soccorso. In alcuni casi le scelte che abbiamo fatto sono state dolorose. Stabilito che due ospedali vicini non possono essere entrambi di primo livello, è stato drammatico scegliere alle volte tra due strutture eccellenti decidendo se dovessero diventare di base o di primo livello. Condivido dunque il rammarico dei sindaci e dei sanitari i cui ospedali potevano aspirare ad una classificazione superiore. Ma dovevamo decidere e ci siamo presi la nostra responsabilità".

"Ringrazio di cuore il Presidente della Commissione Salute Pino Romano - conclude Emiliano - per il lavoro eccellente svolto in questo anno. Mi auguro che revochi le sue dimissioni. Non è certo colpa sua se un paio di consiglieri di maggioranza hanno ceduto alla tentazione di fare battaglie a difesa dei loro ospedali. Non sempre si ha la forza di resistere alle provocazioni ed alle pressioni campanilistiche. E soprattutto ringrazio tutto il centrosinistra che compatto ha approvato il Piano di Riordino e lo ha difeso persino da questi incidenti di percorso. Siamo stati davvero bravi a chiudere con tante delicatezza ed attenzione un percorso così accidentato lasciatoci in eredità da un passato purtroppo tutt'altro che brillante. Andiamo avanti. Adesso il Piano divenga realtà effettiva. Buon lavoro a tutti!"

Immediata la reazione del presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo: “Il piano di riordino è diventato per il presidente una questione politica. Avevamo qualche dubbio in merito che oggi è una certezza: per un'ora Emiliano ha parlato in Commissione Sanità come se partecipasse a una riunione di maggioranza, come se calcasse un palcoscenico dove regolare i conti con questo o quel consigliere di centrosinistra colpevole di aver osato votare contro".

zullo ignazio3
 

"E, invece, non ha capito e si ostina caparbiamente a proseguire su questa strada - rincara la dose il capogruppo Zullo - non capendo che il Piano non regge sotto il profilo della compatibilità economica. Emiliano si è mai chiesto se con questo Piano si risparmia o si spende di più? Non lo sa, perché nessuna valutazione è stata fatta e così a fine anno il rischio è che gli ospedali superino i 10milioni di euro di deficit e debbano andare in Piano di Rientro: ad esempio il Policlinico di Bari che proiezione economica ha con l'attuazione di questo piano? E ha calcolato i tempi utili che servono per una efficace rete di emergenze-urgenze e per salvare vite umane?"

"Emiliano ha parlato di strutture ospedaliere fatiscenti, ma il piano non ha una valutazione tecnica e di agibilità delle strutture che devono ospitare nuovi posti letto. Ma se Emiliano ci desse ascolto si renderebbe conto che la distribuzione sia del numero sia delle discipline dei posti letto distribuiti sul territorio pugliese è caotica e disomogenea".

"E infine un orientamento di ripartizione delle risorse prevede, che la spesa prevista per gli ospedali deve essere del 44 per cento, per destinare il resto alla medicina territoriale e alla prevenzione. Perché i pugliesi vanno soprattutto mantenuti in buona salute non curati. Ora Emiliano sa se con questo piano la percentuale di spesa ospedaliera viene rispettata o viene sforata con il rischio che si sottraggano risorse preziose alla medicina territoriale e alla prevenzione. Per questo invitiamo Emiliano a non andare avanti nell'attuazione di questo piano perché dannoso per la salute e per le casse della Regione".

Michele Emiliano, in III Commissione Sanità - presieduta da Paolo Pellegrino in sostituzione del dimissionario Pino Romano a seguito dell’epilogo della seduta della scorsa settimana, in cui il Piano ospedaliero approvato dalla Giunta regionale il 30 novembre scorso non ha superato l’esame della commissione - aveva appena dichiarato: “E’ legittimo che il piano ospedaliero possa non andare bene per alcuni sindaci (e di riflesso per i loro referenti), così come sono legittimi anche i ricorsi. Quello che non lo è, è approfittare della situazione per fare del marketing politico differenziato”.

Il presidente Emiliano, in Commissione, ha preso le mosse dalla situazione ereditata e dalla immagine “ai limiti dell’irrimediabilità” che la Puglia aveva ai tavoli dei ministeri dalla Sanità e dell’Economia, definita “inaffidabile, ritardataria e scarsamente credibile”. Tant’è che per evitare eventuali sanzioni è stato necessario accelerare sui tempi.

Sanità ospedali
 

“ll processo di discussione dal basso - ha aggiunto Emiliano - che è un mantra delle mie amministrazioni, ha dovuto tenere conto di queste situazioni”. Nonostante questo, il piano è stato discusso per un anno. La classificazione dei presidi ospedalieri prevista dal D.M. 70/15 è stata interpretata da molti come un processo di declassamento. Invece si è cercato di costruire un sistema con un rapporto ragionevole ospedale di base – ospedale di 1° livello".

"Le chiusure previste avranno luogo con i tempi necessari, a cominciare dal PO di Grottaglie che verrà meno compatibilmente con la costruzione del nuovo ospedale di Taranto. L’assessore ha ricordato “l’invenzione” degli ospedali di base rafforzati, in cui è previsto che le strutture complesse esistenti verranno mantenute fino alla quiescenza degli attuali direttori. Ha giudicato incomprensibile il rilievo di aver favorito la sanità privata, i cui operatori saranno chiamati a breve per il piano di tagli che riguarderanno anche loro".

“Non si possono gestire i rapporti - ha precisato Emiliano - attraverso contenziosi che hanno dato lo spunto al ministero di affermare che la Puglia ha una spesa maggiore al riguardo di altre regioni”. Anche il Pronto soccorso presso la Mater Dei rinviene da un accordo contrattuale fatto dall’amministrazione precedente. “Se non avessimo dato corso allo stesso - ha aggiunto - avremo dovuto pagare milioni di penale a seguito dei cospicui investimenti fatti dalla casa di cura per realizzare il PS”.

Piemontese Emiliano
 

Nel giudizio di parifica la Corte dei Conti ha rilevato l’importo eccessivo della spesa farmaceutica, che risulta sopra la media nazionale di centinaia di milioni di euro. “Ci sono situazioni epidemiologiche che la giustificano”, si è chiesto? Per quanto riguarda la situazione di Taranto ha confermato che si stanno cercando deroghe per spostare risorse senza violare il D.M. 70. Il presidente ha anche evidenziato l’anomalia della situazione dei posti letto nella provincia di Taranto: “Come è possibile che la provincia di Foggia abbia quasi il doppio dei posti letto di quella di Taranto” si è chiesto? Ridurre la mobilità sanitaria passiva è un dovere. Se per la Regione è un vantaggio visto che costa di meno, non lo è per i pugliesi che così risparmiano sofferenza, soldi e la propria vita".

ospedale ape
 

“Mi tengo la delega della sanità - ha ribadito - per non consegnarla alla normale prassi: i sindacati devono avere con me l’interlocuzione. La delega la ritengo incarnata nella Giunta regionale che assume le decisioni politiche”. Sull’integrazione dei medici di base dice che occorre lavorare molto per metterli nella condizioni di essere operativi anche il sabato e la domenica. Un passaggio indispensabile per cominciare ad alleggerire la pressione sui Pronto soccorso. Riconosciuta anche la correttezza del ruolo svolto dalle opposizioni, di cui sono state anche accolte alcune proposte.

“Dobbiamo realizzare qualcosa di titanico - ha concluso Emiliano - in cui il disegno generale deve prevalere su quello particolare. Per fare questo occorre la collaborazione di tutti e, in particolare, della commissione sanità e del suo presidente dimissionario Romano”, che ha condotto i lavori in tutti questi mesi con grande dedizione e perizia, mettendoci la faccia. “Il piano ospedaliero va applicato bene e con determinazione, superando questa fase di impasse”.

borraccino cosimo
 

Il controcanto arriva dal consigliere regionale Cosimo Borraccino (Noi di Sinistra per la Puglia), presidente della II Commissione (Affari Generali e Personale) Regione Puglia: "Audizione del presidente della Regione sul Piano ospedaliero: nulla di nuovo! Il percorso accidentato del Piano di Riordino Ospedaliero, bocciato per ben due volte in Commissione Sanità e fortemente osteggiato da una vasto movimento popolare composto da sindacati, cittadini, sindaci (oggi presente quello di Casarano), comitati locali (oggi c'erano quelli di Ceglie Messapica e di Triggiano), ordini professionali e associazioni di volontariato, dimostra quanto quel provvedimento sia sbagliato".

"Come ripetiamo da un anno, non condividiamo che si assegni maggiore attenzione al privato rispetto al pubblico, non si intervenga sulla mobilità passiva extraregionale, non si attivino oltre 1000 posti letto per acuti pur potendolo fare, perché si chiudano 8 ospedali con la previsione, già scritta, che se ne chiuderanno molti altri in un prossimo futuro. Noi continueremo a lavorare, come abbiamo sempre fatto, per la Puglia, per l'intera regione e non solo per qualche campanile".

Bilancio Consiglio2
 

"Abbiamo tentato di dare il nostro contributo, non ascoltato, per migliorare il Piano - ricorda il consigliere di Noi di Sinistra per la Puglia - proprio recependo le giuste istanze di più realtà, presentando 18 proposte emendative sugli ospedali di Casarano, Ceglie Messapica, Taranto (Moscati e SS.Annunziata), Grottaglie, Trani, Altamura, Molfetta, Triggiano, Putignano, Di Venere di Bari, oltre a temi comuni a tutte le reti ospedalieri, su Hub trauma, cardiologie, endoscopie digestive e psicologia".

"Il Presidente Emiliano deve prendere atto della complessità che ha dinnanzi: il governo della sanità è, per definizione, molto difficile per la presenza di numerosissimi portatori di interessi, primi tra tutti i pazienti, e la semplificazione che lui tenta, in questo quadro, non è sbagliata, è semplicemente inutile".

"Ad ogni modo ritengo si debba proseguire nel nostro lavoro a favore della Puglia - concludeBorraccino - continuando ad adoperarci affinché venga modificato uno stile di governo che non porta da nessuna parte e che si è dimostrato infruttuoso per un periodo ormai sufficiente a valutarlo (un anno e mezzo). È evidente che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, non è allergico alle critiche ma al governo della complessità delle cose".

sindaci no tap
 

Due i punti richiamati dal presidente Emiliano nella replica finale in Commissione sanità dopo il dibattito.sul Piano di Riordino Ospedaliero pogliese: 1) Recuperare risorse finanziarie dalla spesa farmaceutica, 2) Spostare le risorse professionali dagli ospedali dove non servono in quelli dove sono necessarie. 

Preannunciando controlli serrati, il presidente ha detto che non è possibile per la Regione attingere ogni anno 50 - 60 milioni dal bilancio autonomo per sopperire al disavanzo derivante dagli sprechi della spesa farmaceutica. Quindi controlli e sanzioni. Le risorse recuperate serviranno per finanziare innanzitutto le nuove assunzioni .

"Per realizzare il riordino serve la solidarietà e la compattezza della maggioranza", ha ribadito Emiliano, "Serve il senso di responsabilità per una sinistra di governo che deve interloquire con le opposizioni". Emiliano ha quindi invitato i consiglieri a “guidare” i sindaci nei processi di riconversione previsti. “I passaggi successivi - ha precisato - vorrei che li facessimo insieme, giunta regionale e commissione sanità, meglio di come lo è stato fatto fino ad ora, garantendo anche il supporto di tutta la documentazione necessaria”

(gelormini@affaritaliani.it)

-----------------------------

Pubblicato sul tema: Comm. Sanità, Pino Romano si dimette. Lacarra: 'Maggioranza, urge chiarimento'

                               Sanità, Lacarra: “Fissati i punti essenziali del piano di riordino”

Tags:
puglia piano riordino ospedaliero sanità michele emilianoriordino ospedaliero polemiche opposizioni commissione ignazio zullo








Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.