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Polo Giustizia a Bari, Decaro scrive al ministro Bonafede

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha inviato una nota ufficiale al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, per offrire la disponibilità dell’amministrazione comunale ad avviare un confronto sui prossimi passi da compiere per la realizzazione della sede unica per il Polo della giustizia barese.

Alfonso Bonafede APE

"A tutt’oggi, nonostante la nuova allocazione del Tribunale penale nel palazzo della ex Telecom, l’emergenza non può essere considerata conclusa - scrive Decaro al ministro - L’attività giudiziaria viene infatti svolta in 8 edifici diversi, ubicati in luoghi distanti tra loro, all'interno di immobili assolutamente inadeguati tanto per condizioni strutturali quanto per questioni di sicurezza".

"A tal proposito - prosegue Decaro - mi permetto di richiamare la Sua attenzione sul protocollo d’intesa, sottoscritto il 25 gennaio dello scorso anno, tra il Ministero di Giustizia, l’Agenzia del Demanio, la Città metropolitana di Bari, il Comune di Bari e il Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche, la Corte d’Appello di Bari e la Procura generale della Repubblica, che sanciva l’avvio del percorso utile alle realizzazione del Polo della Giustizia sulle aree di due caserme dismesse".

Bonafede2

"Questa ipotesi - sottolinea Decaro - consentirebbe non solo di sottrarre la questione a possibili tentazioni di speculazioni edilizie, dannose per il territorio e per l’erario pubblico, che di volta in volta si affacciano, ma anche, e soprattutto, di realizzare una sede unica all’interno del perimetro cittadino, già edificato e urbanizzato, e quindi in posizione centrale rispetto alle dinamiche e ai flussi urbani, come meriterebbe la stessa centralità della funzione giudiziaria". 

"Come Lei sa - precisa ancora il sindaco di Bari - pur non essendo più, dal 1° settembre 2015, l’edilizia giudiziaria competenza dei sindaci, l’Amministrazione comunale e quella Metropolitana hanno profuso un grande impegno per giungere alla sottoscrizione del citato protocollo, nella consapevolezza che il disagio che a Bari viviamo ormai da troppo tempo con l’amministrazione della giustizia ospitata in spazi inidonei e fatiscenti, se da un lato non è degno di rappresentare la qualità del lavoro di chi vi opera, dall'altro rappresenta lo svilimento di una funzione fondamentale per l'intero territorio e la sua comunità".

Decaro tendopoli

"Tra l’altro, una città metropolitana come Bari, per dimensioni demografiche e per importanza sociale ed economica - ribadisce Decaro - ha diritto di avere sul proprio territorio uffici giudiziari funzionali, adeguati e decorosi. Le rinnovo, pertanto, la richiesta di un incontro che veda la partecipazione dei rappresentanti di tutte le Istituzioni firmatarie del protocollo, affinché si possa valutare la prima fase del piano di fattibilità realizzato, come previsto dallo stesso protocollo, e gli adempimenti necessari per avviare l’iter procedurale”.

(gelormini@affaritaliani.it)

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