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Puglia, negata l'Alta Velocità
Appello dei Senatori a Trenitalia

E' l'allarme lanciato da Luigi d'Ambrosio Lettieri (PdL), primo firmatario di una interrogazione bipartisan rivolta al Ministro dei Trasporti e presentata oggi con carattere di urgenza assieme ai colleghi dei gruppi PdL, Pd, Sel, M5S e Scelta Civica del Senato (Francesco Amoruso, Donato Bruno, Francesco Bruni, Massimo Cassano, Pietro Iurlaro, Salvatore Tomaselli, Pietro Liuzzi, Antonio Azzollini, Lucio Tarquinio, Maurizio Buccarella, Dario Stefàno e Angela D'Onghia).
"Per questo chiedo, insieme a tredici colleghi pugliesi di diversi gruppi parlamentari, al Ministro delle
Infrastrutture e Trasporti di intervenire con urgenza promuovendo, in vista dell'imminente entrata in vigore del nuovo orario estivo, un confronto fra Trenitalia e i rappresentanti di Regione Puglia, Province e istituzioni locali, esteso ai parlamentari eletti nella Circoscrizione Puglia, perché siano individuati i collegamenti da e per la Puglia da effettuare con i treni ad alta velocità e consentire, quindi, anche ai cittadini pugliesi di poter usufruire di una migliore qualità dei servizi e dei tempi di percorrenza”.

“I tempi di percorrenza tra Bari e Milano, attualmente, superano le sette ore mentre per raggiungere Milano da Lecce occorrono più di nove ore”, si legge nella interrogazione, “ma i treni da e per la Puglia, nonostante i costi elevati e i lunghi tempi di percorrenza, non partono mai vuoti”.

D’Ambrosio Lettieri affonda: “Si tratta di una affermazione priva di riscontri considerato che non ci risulta Trenitalia abbia reso noti i dati relativi al traffico passeggeri in questione. Ma, al di là di questo”, per i dodici parlamentari, “Trenitalia svolge un servizio pubblico e non si può consentire che i cittadini pugliesi non possano usufruire degli stessi servizi al medesimo costo di altre aree nazionali. La mancata rete ferroviaria ad alta velocità al di sotto di Ancona”, concludono nell’interrogazione, “ concorre a frenare lo sviluppo dell'area meridionale del Paese in quanto, come è noto, i territori privi di una rete di trasporti efficiente, sono fortemente penalizzati”.
(gelormini@affaritaliani.it)