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‘Rete Telestroke', in FdL l'evoluzione dell'intervento per l'emergenza

‘Rete Telestroke. L’evoluzione dell’intervento per l’emergenza in Regione Puglia’ è il titolo del meeting promosso da AiSDeT (Associazione Italiana di Sanità Digitale e Telemedicina) e Regione Puglia,  che si è svolto nella sala convegni del padiglione 152 della Fiera del Levante di Bari.

Ictus1

L’ictus (stroke) è tra le patologie più diffuse e più gravi: è la prima causa di invalidità permanente, la seconda causa di demenza, dopo l’Alzheimer, e la terza causa di morte, sommata alla patologia cardiovascolare sale al primo posto.

Una diagnosi tempestiva e un’azione riabilitativa dopo l’evento, coordinata e continuativa possono ottimizzare il potenziale recupero del paziente riducendo il suo grado di dipendenza e favorendo la possibilità di una vita il più possibile autonoma. In questo contesto l’utilizzo dei sistemi avanzati di comunicazione e di telemedicina possono rappresentare uno strumento formidabile di intervento per agire con tempestività e indirizzare con appropriatezza l’intervento di emergenza su chi è colpito da ictus.

Gemelli Molise

È stato ampiamente dimostrata dalla letteratura scientifica l’efficacia del Telestroke nel ridurre i deficit neurologici e le disabilità, con conseguente risparmio sui costi del SSN. Il Telestroke facilita le consultazioni specialistiche a distanza da qualsiasi luogo ed in tempo reale ed offre un eccellente mezzo di raccolta dati e un'opportunità per una maggiore garanzia dell’efficacia dell’intervento sanitario. In Regione Puglia, l’adozione del sistema di Telestroke si innesterebbe su un sistema già maturo, come quello della Telecardiologia regionale con un indubbio vantaggio negli interventi in emergenza in un contesto in cui la variabile tempo dipendente è fondamentale, permettendo l’erogazione immediata di procedure atte a ristabilire il flusso nell’area ischemica entro le prime ore dall’esordio con farmaci trombolitici o manovre di disostruzione meccanica intraarteriosa.

DI CILLO

Il programma dell’evento si è aperto con i saluti di Filippo Anelli - Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO), di Pier Luigi Lopalco - Assessore alla Salute della Regione Puglia e di Ettore Attolini - Direttore Area Reti Cliniche AReSS Puglia. A seguire la relazione introduttiva del Responsabile scientifico dell’evento, Ottavio Di Cillo, Direttore Area E-Health AReSS Puglia e Centrale Operativa Regionale Cronicità e Reti Cliniche, presidente AiSDeT.

Sono intervenuti Giuseppe Rinaldi - Responsabile dell’UOC di Neurologia e Stroke Unit dell’Ospedale Di Venere di Bari su ‘La Rete Telestroke. Il progetto di evoluzione dell’intervento di emergenza e nuove linee  dell’intervento terapeutico’; Vito Montanaro - Direttore del Dipartimento ‘Promozione della Salute’ della Regione Puglia su ‘L’innovazione nel più ampio sistema di riorganizzazione dei processi di cura e assistenza del SSR pugliese’;  Leonardo Barbarini - Responsabile Neurologia e Stroke Unit P.O. ‘Vito Fazzi’ di Lecce e Vincenzo Lucivero – Responsabile Stroke Unit UOC Neurologia Ospedale Dimiccoli di Barletta su ‘L’integrazione con le Stroke Unit’; Marialuisa Zedde - Stroke Unit AUSL di Reggio Emilia su ‘Come la pandemia ha modificato la gestione dell’ictus acuto’.

Il programma del Meeting ha previsyo anchen una Tavola rotonda dedicata agli ‘Strumenti per la gestione della fase post-acuta dello stroke‘, moderata da Giovanni Gorgoni, Direttore generale dell’AReSS Puglia, a cui hanno partecipato Pietro Fiore, Francesco Giorgino, Giancarlo Logroscino, Donato Monopoli, Mariantonietta Savarese, Maria Trojano. L’intervento conclusivo è stato a cura del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

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L'evento era accreditato per Medici, Farmacisti Territoriali e Ospedalieri. Specializzazioni mediche accreditate; Cardiologia, Direzione Medica di Presidio Ospedaliero, Medicina Fisica e riabilitazione, Medicina Generale (Medici di Famiglia), Neurologia, Organizzazione dei Servizi Sanitari di Base.

L’ICTUS IN ITALIA - In Italia, ogni anno circa 200.000 persone vengono colpite da ictus cerebrale, di questi l'80% sono nuovi casi e la restante parte è costituita dalle recidive.

Il 75% dei casi di ictus colpisce le persone con più di 65 anni e circa 10.000 eventi si manifestano in soggetti di età inferiore ai 55 anni. Il 10-20% dei soggetti colpiti da ictus cerebrale muore entro un mese dall’evento, mentre un altro 10% non sopravvive al primo anno.

Della quota rimanente, un terzo dei pazienti sopravvive con un grado di disabilità elevato (non autonomia con necessità di ricovero in struttura protetta), un terzo presenta un grado di disabilità lieve o moderato (parziale autonomia con possibilità di assistenza domiciliare) e un terzo riacquista la totale autonomia.

(gelormini@gmail.com)

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