Stefàno e Minervini: "Una giornata triste per la Puglia. Con la natura non si scherza"
Dario Stefàno commenta i fatti disastrosi che travolgono la Puglia dal Gargano fino a Taranto. "Una giornata triste per la Puglia, iniziata con la notizie tragiche provenienti da San Marco in Lamis, a cui va tutta la mia solidarietà. Esprimo un sentimento di gratitudine alla protezione civile, ai soccorritori e ai volontari impegnati nelle operazioni di soccorso".
"Quanto accaduto oggi in quell’area della Puglia a causa del maltempo - aggiunge il parlamentare salentino - ci deve aiutare a ricordare quanto siano importanti la tutela del territorio e un piano di interventi di assetto idrogeologico".
"Quanto accaduto oggi chiama in causa la necessità che il governo nazionale avvii un’opera di manutenzione straordinaria del territorio e di investimenti per la sua messa in sicurezza, che diverrebbe occasione per tutelare e proteggere i territori e le comunità, ma anche per far ripartire l’economia”.

Ma Stefàno ricorda anche l'altro evento luttuoso: "Rabbia e profonda tristezza per la notizia della tragica morte di Angelo Iodice che ci riporta, con uno schiaffo doloroso, alla necessità di affrontare con urgenza la sicurezza e l'ambientalizzazione dei processi produttivi come le priorità per Taranto e ILVA. Esprimo un rispettoso cordoglio alla famiglia di Angelo Iodice, che abbraccio simbolicamente ma con un sentimento di solidarietà e vicinanza autentiche".
Gli fa eco dalle finestre del social-network Guglielmo Minervini, insieme a lui e a Michele Emiliano, in corsa per le primarie relative alla scelta del candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia: "300 millimetri. Avete presente cosa significano 300 millimetri di pioggia in meno di 24 ore? Una valanga d'acqua. Una cosa mai accaduta prima. E, invece, è accaduta. Anzi, ormai, accade".

"Il Candelaro è esondato - aggiunge Minbervini - anche questo non era mai accaduto, e pezzi di Monte cedono a frane. Non siamo più dinanzi a eventi eccezionali. Il tempo di ricorrenza si è drasticamente ridotto. E questo significa una cosa precisa: bisogna organizzarsi per gestire l'impatto di fenomeni che tendono a diventare ordinari. Ecco un cambiamento profondo e ineludibile. Ci devi fare i conti".
"Tradotto - precisa l'Assessore regionale - la messa in sicurezza del nostro territorio è la nostra prima vera priorità. Liberare gli alvei delle lame e dei torrenti è questione di sicurezza primaria. Abbiamo la mappa del rischio idrogeologico, dobbiamo solo convincerci tutti che quegli interventi vengono prima di tutte le sagre. Curare le ferite del cemento che hanno dissestato l'ambiente fuori e dentro le città è ormai inderogabile. E, piuttosto che nuove colate di asfalto, bisogna rimettere in sesto la rete stradale esistente che in troppe zone, soprattutto sul Gargano e sui Monti Dauni, è troppo fragile e precaria".
"Infine, la Protezione Civile", segtnala con orgoglio Minervini, "In Puglia ormai funziona molto bene, grazie anche a un volontariato diffuso e qualificato. Rappresenta una pregiata forma di cittadinanza attiva. Ma la Protezione Civile non comincia nella gestione delle emergenze e delle calamità. Inizia negli uffici tecnici comunali quando vengono rilasciano licenze di sfregiare l'ambiente. La Protezione Civile è prendersi cura del territorio. Perché con la natura non si scherza".
(gelormini@affaritaliani.it)