Taranto, Bonelli (Verdi)
Ilva: i risarcimenti

Il Presidente nazionale dei Verdi e consigliere comunale al Comune di Taranto, Angelo Bonelli, e il movimento 'Taranto Respira' hanno convocato una conferenza stampa urgente (mercoledì 2 ottobre), nel corso della quale intendono rendere pubblici importanti documenti sulla vicenda Ilva e sul mancato risarcimento dei danni per i cittadini di Taranto.
Sugli interrogativi relativi a questi aspetti della vicenda tarantina e sugli scenari concernenti il ruolo delle pubbliche amministrazioni, il Movimento Civico “Taranto Respira” aveva diffuso una nota lo scorso settembre.
La storia infinita del risarcimento danni da parte del Comune a carico dell’ILVA
Il Movimento Civico ”Taranto Respira” torna a chiedere al Sindaco informazioni ed aggiornamenti sullo stato della vicenda del risarcimento danni a carico dell’ILVA. Non ci è ancora dato conoscere se , a tutt’oggi, l’atto di citazione sia stato depositato,chi sia il Giudice, se l’ILVA si sia costituita.. Eppure sono passati sei mesi da quando il nostro primo cittadino comunicava che oramai l’annosa vicenda fosse vicina alla conclusione e due mesi dalle dichiarazioni degli avvocati Moretti e Di Mito, i quali, nonostante il rigetto della loro richiesta di risarcimento danni, proposta a mezzo accertamento tecnico preventivo dinnanzi al Tribunale di Taranto, si dichiaravano soddisfatti del risultato.
A dire dei difensori del Comune, le motivazioni del giudice Antonio Pensato, relatore di detto procedimento,avrebbero rappresentato un precedente sulla valutazione , sotto il profilo probatorio in sede civile, della documentazione già acquisita dal Gip in sede penale .Inoltre, proprio tramite il ricorso all’accertamento tecnico preventivo, sempre secondo i legali del Comune per quanto letto sulla stampa,si poteva ipotizzare un’ipotesi di reato comportante una prescrizione molto più lunga ( fino a 14 anni) in sede civile! Concludevano dicendo che il giudizio di merito sarebbe stato introdotto al più presto e avrebbe potuto essere istruito” con maggiore completezza proprio in ragione degli elementi acquisiti nell’ambito del procedimento di a.t.p.”

In quell’occasione il nostro Movimento si è astenuto da qualsiasi commento anche se ,tali dichiarazioni facevano nascere il sospetto che fossero un tentativo di mascherare astutamente il fallimento di un’ azione giudiziaria intrapresa ex art. 696 C.P.C. Sospetto legittimato dal fatto che il rigetto formulato dal giudice dott. Antonio Pensato è stato motivato dalla circostanza che, proprio alla luce della documentazione probatoria allegata al ricorso dai legali del Comune, scaturisce la mancanza della urgenza richiesta e ventilata. Infatti lo stesso giudice ha evidenziato che i vari elaborati già prodotti (vedi perizia di ufficio disposta dal Gip Tribunale di Taranto e relazioni provenienti da ARPA costituenti validi elementi probatori),avrebbero consentito di proporre immediatamente giudizio di cognizione per il risarcimento di tutti i danni subiti ,giusta operato del precedente legale , al quale fu immotivatamente revocato il mandato.

E’ appena il caso di rammentare che la quantificazione del danno era stata già effettuata dalla dott.ssa Daniela Borraccino, già CTP del Comune, con elaborato depositato sin dal 12/3/2012 presso la sede del Comune di Taranto.
Per quanto sopra esposto Taranto Respira si chiede se, sino ad oggi,il Comune abbia operato per la tutela dei diritti e degli interessi in senso lato dei suoi cittadini. Le lungaggini di questa vicenda , gli errori che l’hanno caratterizzata fin dall’inizio con il conferimento del mandato ad esterni a procedere solo contro ILVa Spa e non contro Riva e Capogrosso, il giallo della mancata ricezione della ricevuta di ritorno della raccomandata a Capogrosso, il balletto degli avvicendamenti dei legali esterni e per ultimo il clamoroso rigetto del ricorso all’a.t.p. fanno pensare in tutta sincerità che non ci sia stata alcuna tutela per la nostra città .Sembrerebbe, invece, che anche questa vicenda faccia parte di una più ampia strategia tesa a non far addivenire ad alcuna conclusione nella logica del “tirare a campare”.
Vittoria Orlando
TARANTO RESPIRA