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Taranto, Pennuzzi: "Marzo 2012 - Ancora in campo con Vendola e il sindaco Stefàno"

Marzo 2012

Carissimi

Il mio nome è Vincenzo, Mario Pennuzzi, sono più conosciuto con il secondo nome perché provengo da una famiglia nella quale (a suo tempo) i Vincenzo erano troppo numerosi. Ho compiuto studi umanistici , maturità classica presso il liceo Archita, laurea in filosofia conseguita a Bari con una tesi in filosofia morale che parlava delle politiche culturali nel Mezzogiorno d'Italia.

Sono sposato da oltre 30 anni con Carmela e sono padre di una ragazza Germana, che stà completando gli studi di Biologia.

Nella mia vita lavorativa ho svolto numerose attività, per essere stato per circa un ventennio funzionario politico del PCI - sino al suo scioglimento - e poi lungamente precario con lavori a progetto in vari settori, quelli della programmazione dei servizi sociali per vari enti, le politiche del lavoro in progetti di Italia Lavoro, supplente di filosofia nei licei della nostra provincia.

 Da qualche anno lavoro come bibliotecario per il comune di Statte – finalmente un lavoro stabile quindi.

Sono un militante di SEL (Sinistra, Ecologia, Libertà), il partito che ha come leader il presidente della nostra regione, Nichi Vendola, e che a mio avviso costituisce una delle migliori speranze per il rinnovamento della politica e del rilancio dell'Italia dopo la crisi di questi anni.

Negli ultimi anni, in rappresentanza del SEL, ho avuto l'onore e l'onere di lavorare per la Città di Taranto, perché nominato assessore dal sindaco Stefàno: mi sono occupato dei servizi sociali per l'intero mandato, e da poco più di un anno anche delle politiche culturali.

Pennuzzi Mario
 

E' stata una esperienza difficile, ma insieme esaltante.

Difficile perché ha coinciso con uno dei momenti più scuri della città: un dissesto economico di quasi un miliardo di euro, una macchina amministrativa squassata dalle inchieste che coinvolgevano molti funzionari, la crisi economica di quella che è stata la più grande città industriale del Mezzogiorno.

Difficile perché le Amministrazioni che ci hanno preceduto non hanno soltanto creato lo sfascio economico, ma hanno reso confusa e approssimativa tutta l'attività amministrativa. Non bisognava solo risanare i conti bisognava rendere “normale” il funzionamento del Comune.

Difficile perché i cittadini continuavano a rappresentare bisogni cui occorreva dare risposta, pur con i limitati mezzi che avevamo a disposizione.

Difficile perché è entrato in crisi il rapporto tra la fabbrica e l'ambiente-città, e si è riproposto drammaticamente il problema di un possibile conflitto tra lavoro ed ambiente. Il tema di far rispettare le regole e lavorare alla riduzione del danno ambientale senza creare un vuoto occupazionale.

Ci siamo riusciti ?

Io penso che possiamo sostenere in gran parte sì.

Il risanamento economico è quasi concluso.

Ma intanto, anche in questi anni durisssimi i cittadini - specie quelli più fragili e poveri - a Taranto hanno già da ora ottenuto un'assistenza  ed una tutela  maggiore di quella che viene erogata in qualsiasi città della Puglia :

Stefàno3
 

Come comune di Taranto  spendiamo per ogni cittadino oltre 140 euro l'anno in servizi sociali, circa tre volte ciò che è stato fatto nelle altre città di Puglia e non solo per dare piccoli contributi per le necessità quotidiane (sono necessari anche quelli), ma in sevizi vari anche innovativi:

Le persone senza reddito che subiscono uno sfratto, a Taranto, hanno un aiuto del Comune, che dura un anno, per entrare in nuovo appartamento – in questo momento tale contributo riguarda circa duecento famiglie,

  • Le famiglie con minori senza reddito hanno concorso al servizio civico, un contributo continuativo di sei mesi in cambio di piccole prestazioni di pubblica utilità, si stanno attuando borse lavoro per i giovani in situazione di rischio, e borse lavoro per persone con particolari handicap.

  • Assistiamo centinaia di anziani a domicilio, con prestazioni di cura, pasti caldi e nell'ultimo anno anche con l'assistenza integrata con la ASL.

  • Abbiamo aperto centri per minori, centri diurni per l'handicap, una ludoteca a Paolo VI;

  • Stiamo rilanciando i centri sociali per anziani che sono un importante centro di aggregazione, i nostri anziani hanno ripreso ad andare ai soggiorni termali e ricevono numerose occasioni di socialità e di cura dall'uso della piscina comunale ai laboratori dei centri, sino alla ginnastica ed al ballo.

  • Stanno per partire i cantieri di ben sei (6!) opere di ristrutturazione, che creeranno nuovi servizi : per gli anziani autosufficienti, un dopo di noi, una casa famiglia, una casa rifugio per donne vittime di violenza.
    • Siamo intervenuti a sostegno di centinaia di famiglie perché potessero regolarizzare la loro posizione nei confronti dell'Acquedotto Pugliese.

      Possiamo dire che nessun cittadino in stato di bisogno è stato lasciato solo e che questa è stata una delle scelte fondamentali del nostro sindaco Stefàno.

      Ma il lavoro non è finito occorre continuare ad operare perché si passi dal risanamento al rilancio della città, dal recupero dei danni del passato al funzionamento normale ed efficiente della macchina amministrativa occorre anche creare una nuova mentalità ed un nuovo rapporto tra istituzioni ed i cittadini creando anche occasioni costanti di confronto e di partecipazione.

      vendola Sel
       

      Anche questo non è un compito semplice ed è per questo che chiediamo ai cittadini di darci una mano per continuare nella nostra opera di rinnovamento .

    • Taranto ha bisogno di continuare a rinascere.

    • Per questo ho deciso di essere presente nella Lista del SEL a fianco del sindaco e vi chiedo un voto per la mia candidatura e per sostenere il 5 e 6 maggio la riconferma del dott. Stefàno a sindaco di Taranto.

      Vincenzo (Mario) Pennuzzi

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