Bridgestone: 'Cessione o chiusura
L'ipotesi è fuori discussione'

“Noi siamo qui per fare i conti con i problemi della Bridgestone, per aiutare l’azienda a risolvere i propri problemi. La cessione o la chiusura dell’azienda sono ipotesi che non prendiamo neanche in considerazione”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al termine del tavolo tecnico operativo sul futuro della Bridgestone che si è svolto a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
“Noi dobbiamo fare una Tac alla fabbrica per vedere se effettivamente ci sono dei mali oscuri e poi – ha aggiunto Vendola - dobbiamo analizzare quelli che l’azienda ritiene essere punti di criticità. Dobbiamo poi fare le nostre controdeduzioni e lavorare intensamente, possibilimente con spirito di riservatezza, per trovare tutte le soluzioni che consentano alla Bridgestone di confermare la propria presenza nel distretto pugliese e a Bari. Credo che dobbiamo procedere con grande prudenza e con grande deterrminazione”.
Per Vendola ora “occorre che continui a lavorare il tavolo tecnico e che lavori per la ricerca ossessiva della soluzione” mentre diciamo ai lavoratori “noi non vi abbandoniamo” ma l’essenziale “è far lavorare chi può trovare la soluzione”.
Infine Vendola ha voluto sottolineare una “piccola anomalia”.
“In questo momento - ha concluso il Presidente - ci sono investitori e imprese che arrivano da diverse parti del mondo e che stanno scegliendo la Puglia per i propri investimenti. Per questo appare anomala la scelta di un’azienda che, eventualmente, scegliesse di chiudere”.
Al termine della riunione anche il Sindaco di Bari, Michele Emiliano ha dichiarato:
“L’incontro non ha dato i risultati sperati in quanto è stata riproposta la stessa impostazione iniziale ma in termini diversi. L’azienda, che continua a insistere sulle difficoltà che incontra attualmente nella gestione dello stabilimento, fa diverse opzioni tra le quali la cessione ad altra azienda concorrente.
Ciò che posso affermare con certezza è che siamo all’inizio di una battaglia molto dura, lunga e complessa ma che non faremo un passo indietro: lo stabilimento di Bari va salvaguardato ad ogni costo.
Ora comincia un lavoro tecnico da parte dei sindacati e dell’azienda, nel quale non posso entrare per ovvi motivi, ma il sostegno delle ragioni del mantenimento del livello produttivo e occupazionale della fabbrica a Bari è ciò che continueremo a garantire.
Noi insisteremo affinché la fabbrica resti dov’è, con il marchio Bridgestone e con gli stessi livelli occupazionali e produttivi”.